- Marrotta lascia il suo incarico alla Regione Lazio come direttore generale dell’area rifiuti. Clicca qui.
- Raccolta differenziata, toc toc, c’è qualcuno. Clicca qui.
Nel famigerato decreto di pubblica utilità (n. 147 del 28 Dicembre 2007, clicca qui
per leggerlo integralmente) con cui Piero Marrazzo ha approvato
l’inceneritore di Albano, c’è scritto chiaramente: l ’inceneritore
servirebbe a bruciare il CDR (carta, plastica, legno e derivati) di
Roma (“l’impianto oggetto del presente provvedimento consente di
completare il ciclo integrato di gestione dei rifiuti urbani prodotti
nell’ambito territoriale corrispondente ai Comuni di Roma, Fiumicino e
Ciampino, mediante il recupero energetico del CDR prodotto dagli
impianti TMB di Albano Laziale e Roma (Rocca Cencia e Salaria)”.
Ma
allora perché, tutte queste “materie prime” (chiamate impropriamente
CDR), non vengono raccolte con la differenziata porta a porta e
riciclate?
E’ Ottobre, eppure, a Roma (in Provincia ed ai Castelli
Romani), la raccolta differenziata porta a porta ancora non è partita!
No a inceneritori e discariche, sì all’unica vera alternativa:
raccolta
differenziata porta a porta associata a riduzione, riciclo e riuso.
(Fonte articolo, clicca qui)
“Siamo arrivati ad ottobre, il mese in cui secondo il sindaco Alemanno
e il Presidente dell’Ama, Benvenuti si sarebbe avviata in modo
strutturale la raccolta differenziata porta a porta a Roma nell’ambito
delle attività previste dal Piano per Roma proposto dal Ministro Clinie
sottoscritto da Comune di Roma, Provincia e Regione. Tutto tace, forse
partirà domani, dopodomani, a novembre, il prossimo anno. Constatiamo
che non è stato avviato nessun progetto per la costruzione di impianti
di compostaggio necessari al trattamento dell’umido, che forse gli
impianti Tmb di Ama lavorano al massimo della produzione, ma non quelli
di Colari, che probabilmente fanno parte del pacchetto Monti
dell’Ortaccio.
In tutti i casi c’è una certezza: una valanga di
immondizia non trattata viene ogni giorno scaricata a Malagrotta, nella
valle dei veleni della Galeria, che rischia ancora una proroga fino a
Giugno 2013.
La caporetto della politica nella gestione dei rifiuti è
questa, e si accompagna alla più generale crisi morale di chi ci
amministra.
Vergognatevi.
Il 6 Ottobre saremo a Colleferro a fianco
degli amici della Valle del Sacco, altro pezzo dimenticato del Lazio
avvelenato da questa scandalosa ed illegale malagestione”.
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