E’ partito intorno
alle 15 il corteo del ‘No Monti Day’ romano, in una città blindata da
circa un migliaio di agenti schierati per le strade della capitale.
I primi a partire sono stati gli studenti, che dall’Università La Sapienza hanno raggiunto il concentramento del corteo in piazza della Repubblica, dove alcune migliaia di persone per il ‘No’ al governo di Monti e alle politiche di austerity imposte a livello europeo.
All'appello hanno risposto studenti, precari, sindacati di base e il movimento No Tav; presenti anche alcune figure istituzionali che non hanno però trovato molta accoglienza tra la folla che riempiva piazza della Repubblica: questa la sorte toccata, ad esempio, a Fausto Bertinotti, contestato e fischiato alla partenza della manifestazione.
Il corteo si è snodato per le vie di Roma fino a piazza San Giovanni, scelta come termine della manifestazione; lungo il percorso è stata sanzionata la sede Unipol di via Cavour, colpita con lanci di uova e vernice, e l’assessorato alle politiche sociali e della salute di Roma.
Giunti in piazza San Giovanni una parte del corteo composta da un migliaio di studenti e studentesse ha deciso di deviare dal percorso prestabilito e da piazza San Giovanni si è diretto fino alla Tangenziale Est, bloccandola e mandando in tilt il traffico.
Dopo aver sfilato lungo la tangenziale il corteo selvaggio ha bloccato anche l’accesso all’A32 per poi rientrare alla Sapienza di Roma.
Il corteo si è quindi concluso nel tardo pomeriggio rilanciando sullo sciopero generale.
I primi a partire sono stati gli studenti, che dall’Università La Sapienza hanno raggiunto il concentramento del corteo in piazza della Repubblica, dove alcune migliaia di persone per il ‘No’ al governo di Monti e alle politiche di austerity imposte a livello europeo.
All'appello hanno risposto studenti, precari, sindacati di base e il movimento No Tav; presenti anche alcune figure istituzionali che non hanno però trovato molta accoglienza tra la folla che riempiva piazza della Repubblica: questa la sorte toccata, ad esempio, a Fausto Bertinotti, contestato e fischiato alla partenza della manifestazione.
Il corteo si è snodato per le vie di Roma fino a piazza San Giovanni, scelta come termine della manifestazione; lungo il percorso è stata sanzionata la sede Unipol di via Cavour, colpita con lanci di uova e vernice, e l’assessorato alle politiche sociali e della salute di Roma.
Giunti in piazza San Giovanni una parte del corteo composta da un migliaio di studenti e studentesse ha deciso di deviare dal percorso prestabilito e da piazza San Giovanni si è diretto fino alla Tangenziale Est, bloccandola e mandando in tilt il traffico.
Dopo aver sfilato lungo la tangenziale il corteo selvaggio ha bloccato anche l’accesso all’A32 per poi rientrare alla Sapienza di Roma.
Il corteo si è quindi concluso nel tardo pomeriggio rilanciando sullo sciopero generale.
http://www.contropiano.org/it/news-politica/item/12124-27-ottobre-piover%C3%A0-o-non-piover%C3%A0-governo-ladro
RispondiEliminasono contrario ad ogni forma di violenza ma al blocco civile non violento dell'intera città no :D
RispondiEliminaeeeccèmancherebbe altro Angiolè .. aò .. ma mica solo de carne umana sà .. mica è da macello !! sono più che ammessi e consigliati anche altri materiali: se può annà dalle gomme alle auto e via dicendo ma gli autobus son più sicuri de certo !!
EliminaI "blocchi" non sono "violenza" .. casomai possono esse considerati (a volte) come "difesa" .. he he .. mo te voijo .. e noi come loo bloccheremmo er cancrovalorizzatore che ''er supremo" de li mortelli sua der Cerroni ce vole costruì ... manco 'na pietra c'ha dapassà pe de Qua !!
scusassemi ma pe me è valida sempre e comuncque la considerazione:
".. FINCHE' LA VIOLENZA DI STATO SI CHIAMERA' GIUSTIZIA ..
LA GIUSTIZIA DEL PROLETARIATO SI CHIAMERA' VIOLENZA .."