L’impunità finirà mai?
La Rete Euromediterranea per i Diritti Umani è delusa dal voto dei parlamentari europei che hanno approvato l’importante accordo commerciale tra UE
e Israele, in un modo che chiaramente sovverte le dichiarazioni
ufficiali della UE sugli insediamenti e il diritto internazionale.
I parlamentari europei riuniti nel
Comitato sul Commercio Internazionale (INTA) hanno votato in favore del
“Accordo di valutazione della conformità e accettazione dei prodotti
industriali industriali- Protocollo aggiuntivo dell’Accordo
euromediterraneo” tra l’UE e Israele, comunemente conosciuto come ACAA. I parlamentari possono affermare che
ciò non migliora le relazioni fra UE e Israele, ma questa cooperazione
rafforzata e in prospettiva la conclusione di questo protocollo di
fatto riflette un significativo passo avanti delle relazioni
commerciali.
La REMDH trova questa decisione dei
parlamentari europei particolarmente deplorabile poiché ACAA offre un
riconoscimento alle autorità israeliane responsabili della occupazione
del territorio palestinese, in diretta violazione degli obblighi
derivanti dal diritto internazionale.
“Votando contro l’ACAA, i parlamentari
non avrebbero censurato un accordo commerciale, ma semplicemente
mandato un segnale che non ci può essere “business as usual” mentre le
autorità israeliane proseguono la loro politica di occupazione,
precludendo in questo modo ogni progresso nei negoziati del processo di
pace in Medio Oriente, e negando il diritto all’autodeterminazione al
popolo palestinese” ha dichiarato il presidente della Rete Euromed
Michel Tubiana.
In aggiunta, la industria farmaceutica
israeliana è pesantemente coinvolta nell’occupazione del territorio
palestinese, bloccando di fatto lo sviluppo di una industria
farmaceutica palestinese in un momento in cui il sistema sanitario
palestinese non è in grado di provvedere a un accesso adeguato alle
cure sanitarie.
La Rete Euromed è scioccata dal patto
che i parlamentari europei sostengano le autorità israeliane nella loro
politica, senza considerare l’impasse nella quale la regione si trova,
favorendo un approccio di “business as usual”.
La Rete Euromed deve puntualizzare che
poiché il Parlamento Europeo è la sola istituzione che deriva la sua
legittimità dalla elezione a suffragio universale dei suoi componenti,
la credibilità dell’UE dipende dalla capacità di realizzare i poteri
affidatigli dal Trattato di Lisbona (!) e di giocare il suo ruolo nella
politica internazionale.
“Il parlamento europeo deve prendere le
distanze dalle preoccupazioni di corto respiro dei governi e
riaffermare i principi fondamentali che governano l’idea europea, in
particolare il rispetto per i diritti umani e la dignità di tutti. Per
questo la sospensione dell’adozione delle procedure ACAA segnalerebbe
la fine dell’impunità delle autorità israeliane” continua Michel
Tubiana.
La Rete Euromed fa appello dunque al
Parlamento europeo nella plenaria di Novembre affinché rifiuti di dare
il proprio voto sull’Accordo ACAA finchè Israele non rispetterà i suoi
obblighi verso il diritto internazionale.
Il Protocollo ACAA è un accordo
finalizzato a facilitare l’accesso dei consumatori europei e israeliani
a un più ampio numero di prodotti farmaceutici a basso costo.
Due mesi
fa, la UE ha già offerto ad Israele 60 nuove attività di cooperazione
in 15 diversi settori, nonostante il congelamento del miglioramento
delle relazioni con Israele in vigore dal giugno del 2009.
Dei 30 parlamentari europei che hanno votato nel Comitato, 15 hanno votato a favore dell’ACAA, 13 contro e 2 astenuti.
- 15 hanno votato in favore tutti i popolari, 1 liberale alde – 2 ecr e 1 efd
- 13 contro (socialisti, verdi, gue)
- 2 astenuti (Alde -liberali – Ecr
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