AVVISO PER TUTTA LA CITTADINANZA:
SABATO 20 OTTOBRE CORTEO CITTADINO
CONTRO “L’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI”, ORE 15:00 PIAZZA GIUSEPPE
MAZZINI, ALBANO LAZIALE.
SEGUIRANNO INFO PIU’ DETTAGLIATE.
(Fonte articolo, clicca qui)
Inceneritore e salute. La sala dell’Auditorium Toscanini in via Cuneo
ha ospitato ieri il convegno oraganizzato da Gcr e Isde per presentare
i risultati delle analisi eseguite sul territorio. “Vogliamo conoscere
tutta la verità, – annuncia Il presidente di Gcr Caffagnini – vogliamo
sapere cosa succede quando bruciamo i rifiuti. In questo progetto a
farla da padrone è stata la disinformazione. Ora stiamo aspettando la
pronuncia del Tribunale del Riesame per il sequestro del cantiere.
Auspichiamo che la magistratura locale abbia il coraggio di andare in
fondo a questa vicenda”. Presenti all’incontro, il vicesindaco
Nicoletta Paci e l’assessore Rossi hanno ascoltato attentamente le
testimonianze dei relatori che hanno lasciato il pubblico sbigottito di
fronte ai dati dei rilievi e dell’incidenza di patologie oncologiche
nei pressi di impianti di termovalorizzazione. Il chimico ambientale
Stefano Raccanelli nel corso della serata ha spiegato che: “l’Italia è
l’unico Paese europeo a non aver ratificato la Convenzione di
Stoccolma. Ciò significa che nel nostro ordinamento una vasta gamma di
agenti cancerogeni non è riconosciuta come tale. Attraverso l’ambiente
l’uomo entra a contatto con questi agenti, nel 90% dei casi la
contaminazione avviene per via alimentare, attraverso il cibo. Diversi
studi epidemiologici hanno dimostrato come la presenza di un
inceneritore in una determinata area aumenta esponenzialmente il
rischio di cancro per gli abitanti. Si tratta di studi fatti anche
dall’Istituto Superiore di Sanità, studi che finanziamo noi cittadini e
che ci vengono nascosti”.
“In quattro anni (dal 2004 al 2008)
l’aspettativa di vita in buona salute si è abbassata di 10 anni – tuona
Manrico Guerra di Medici per l’Ambiente – ed un quarto delle malattie è
causato da condizioni ambientali evitabili. L’incidenza di neoplasie
infantili in Italia è il doppio rispetto agli altri Paesi europei.
Abbiamo selezionato dei campioni di uova e carni avicole a Ravadese,
Rubbiano, Borgo Taro e in città: sono tutti risultati al di sopra dei
valori massimi di diossina tollerali dal corpo umano.
È nostro dovere
trovare sistemi di smaltimento rifiuti alternativi all’incenerimento. È
un nostro dovere!”.
”Appena sono arrivato a Parma ho notato due cose: –
afferma il consulente ambientale del Comune di Parma Paolo Rabitti – la
convenzione con Iren per la gestione dei rifiuti è scaduta ieri, come
fanno a costruire un impianto prima che venga rinnovata? Poi ho chiesto
alla Provincia di avere accesso a degli atti relativi all’incenerimento
di rifiuti tossici speciali a Rubbiano da parte di Laterlite e mi hanno
proibito di fare fotocopie”. Poi il libro inchiesta. Rabitti inizia a
raccontare la vicenda del disastro di Seveso del 1976 documentata nel
suo nuovo libro, dei depistaggi e del silenzio delle autorità. Forse
voleva essere un monito per la città di Parma.
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