PROGETTO RICICLO, EVENTO PRESSO L’AULA CONSILIARE DEL COMUNE DI GENZANO DI ROMA, SABATO 27 OTTOBRE ORE 17:00.
Per info clicca qui o leggi il comunicato stampa di seguito –
L’associazione Differenzia-ti e il comune di Genzano di Roma invitano la cittadinanza all’assemblea pubblica “PROGETTO RICICLO” – Incontro con Ezio Orzes – assemblea che si terrà sabato 27 ottobre alle ore 17:00 presso l’aula consiliare del comune di Genzano di Roma. All’incontro parteciperà Ezio Orzes, assessore all’ambiente del Comune di Ponte nelle Alpi, primo “Comune riciclone d’Italia” 2010, 2011, 2012 e che conferisce parte dei propri rifiuti presso il Centro Riciclo di Vedelago. L’eccellenza di Ponte nelle Alpi, oltre il 90% di raccolta differenziata, comune di 8.533 abitanti ripartito in 23 frazioni per un territorio complessivo di 58 kmq e con un altezza che oscilla tra i 378 e i 2.133 m s.l.m, fanno del municipio bellunese una realtà d’avanguardia in Italia circa l a sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnica nel ciclo dei rifiuti. L’incontro farà da apertura ad un ciclo complessivo di tre conferenze attinenti la raccolta differenziata porta a porta, il riciclo, la strategia “Rifiuti Zero” e le ricadute sanitarie derivanti da discariche e impianti di incenerimento rifiuti. Gli altri due incontri pubblici si svolgeranno nei mesi di dicembre e gennaio ed avranno per ospiti la Dott.ssa Patrizia Gentilini – ISDE Italia – ed Alessio Ciacci, assessore all’ambiente del Comune di Capannori, primo comune italiano ad aderire al progetto “Rifiuti Zero”.
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L’associazione Differenzia-ti e il comune di Genzano di Roma invitano la cittadinanza all’assemblea pubblica “PROGETTO RICICLO” – Incontro con Ezio Orzes – assemblea che si terrà sabato 27 ottobre alle ore 17:00 presso l’aula consiliare del comune di Genzano di Roma. All’incontro parteciperà Ezio Orzes, assessore all’ambiente del Comune di Ponte nelle Alpi, primo “Comune riciclone d’Italia” 2010, 2011, 2012 e che conferisce parte dei propri rifiuti presso il Centro Riciclo di Vedelago. L’eccellenza di Ponte nelle Alpi, oltre il 90% di raccolta differenziata, comune di 8.533 abitanti ripartito in 23 frazioni per un territorio complessivo di 58 kmq e con un altezza che oscilla tra i 378 e i 2.133 m s.l.m, fanno del municipio bellunese una realtà d’avanguardia in Italia circa l a sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnica nel ciclo dei rifiuti. L’incontro farà da apertura ad un ciclo complessivo di tre conferenze attinenti la raccolta differenziata porta a porta, il riciclo, la strategia “Rifiuti Zero” e le ricadute sanitarie derivanti da discariche e impianti di incenerimento rifiuti. Gli altri due incontri pubblici si svolgeranno nei mesi di dicembre e gennaio ed avranno per ospiti la Dott.ssa Patrizia Gentilini – ISDE Italia – ed Alessio Ciacci, assessore all’ambiente del Comune di Capannori, primo comune italiano ad aderire al progetto “Rifiuti Zero”.
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(Fonte articolo, clicca qui)
A pochi giorni dal corteo che sfilerà per le strade del centro storico
di Albano per ribadire il No all’installazione dell’inceneritore di
Roncigliano, la manifestazione prenderà il via da Piazza Mazzini Sabato
20 Ottobre dalle ore 15:00, ascoltiamo Daniele Castri, rappresentante
dei Comitati No Inc che da cinque anni stanno animando la lotta contro
l’installazione della struttura ai Castelli Romani. Questa non è la
prima manifestazione che i comitati organizzano, la battaglia contro
l’inceneritore dura ormai da molto tempo: perchè un cittadino o una
cittadina di Albano o dei Castelli dovrebbe scendere in piazza questo
sabato? “Perché non credo, sinceramente, che esista una battaglia più
trasversale di quella orientata alla difesa della salute e
dell’ambiente. Alla luce dei cinque lunghi anni di lotta già trascorsi,
dopo aver incrociato sulla nostra strada presidenti di regione,
amministratori, politici, sindaci degli opposti schieramenti, possiamo
affermarlo con forza. La “battaglia civile” in corso contro la modalità
di raccolta indifferenziata dei rifiuti urbani, contro le discariche,
gli inceneritori e gli impianti industriali a bio-gas/massa, si fonda
sui conseguenti ed innegabili effetti negativi prodotti sulla vita
dell’uomo e sull’ambiente. Effetti negativi che costituiscono un dato
oggettivo, unico e solo nostro punto di riferimento, che non può né
deve essere più nascosto. Come non possono e non devono essere più
nascosti i grossi e trasversali interessi che questa modalità di
gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti, evidentemente, sottende. La
nota vertenza in corso per la dismissione della modalità di raccolta
indifferenziata dei rifiuti urbani e l’avvio, ai Castelli Romani (ma
non solo), della raccolta differenziata porta a porta associata a
riduzione, riciclo e riuso, rappresenta una “battaglia civile” e
quindi, per l’appunto, una battaglia dei cittadini e delle cittadine
per i cittadini e le cittadine”. Ci sono sviluppi in merito ai ricorsi
legali che i comitati e le istituzioni hanno avviato per impedire
l’installazione dell’impianto? “Poche settimane fa, a tal proposito, il
No Inc ha depositato un nuovo ricorso alla Corte Europea dei Diritti
dell’Uomo (CEDU). Non mi risulta però, al momento, che alcuna
Istituzione Pubblica abbia depositato un ricorso presso la UE contro
l’inceneritore di Albano. Sbaglio? L’area di Cancelliera e di
Roncigliano, ma più in generale l’intero bacino dei Castelli Romani,
difatti, già nei decenni passati sono stati oggetto di un vero e
proprio sacco speculativo da parte di note lobbies, ai danni delle
popolazioni locali e dei nostri territori. Sacco speculativo che è
sotto gli occhi di tutti. Difatti, prima gli insediamenti industriali
nati con la cassa del mezzogiorno, subito dopo la localizzazione della
discarica per rifiuti indifferenziati di Roncigliano (anno 1979), hanno
trasformato un’area incontaminata dalla forte vocazione agricola in una
valle di veleni e morte (vedi pareri epidemiologici Asl Rm-H Aprile
2009). Per non parlare, poi, più in generale, dell’aumento
incontrollato della popolazione residenziale: penso ad Albano Laziale,
passato dalle 31300 persone del 1991 alle oltre 41000 del 2011; a
Marino, passato dalle 32903 del 1991 alle oltre 40000 del 2011; a
Lanuvio, passato dalle 8170 persone del 1991 alle oltre 13000 del 2011
(Dati Istat 2010). Ognuna di queste persone porta con sé una serie
molto importante di conseguenze: la produzione di smog legato alla
mobilità pendolare, il consumo d’acqua, la cementificazione del
territorio, la produzione di rifiuti. Inoltre prevede la necessità
d’una serie di servizi primari e secondari ed esigenze in quantità, a
mio avviso, non più sostenibili per il nostro territorio. Ed il
Commissariamento di Marrazzo, con il famigerato decreto di pubblica
utilità (n. 147/2007), ha portato a termine quello che potremmo
definire come l’ultimo grande abuso, in ordine temporale, ai danni di
un’area già tanto sfruttata ed abusata. Una ennesima grave violazione
delle regole ordinarie dello Stato di Diritto. Siamo convinti che
l’atto commissariale di Marrazzo violi non solo i principi della
Costituzione Italiana, considerati inviolabili, che garantiscono, in
modo irrinunciabile e prioritario, il diritto dei cittadini e delle
cittadine alla salute e ad un ambiente salubre ma, anche, le norme in
materia del diritto UE”. Come giudicate, se ne avete avuto riscontro,
il sostegno che vi hanno manifestato molte istituzioni ed enti locali,
anche in maniera trasversale politicamente? “Considero insufficiente
l’aiuto che c’è stato dato fin’ora. Si potrebbe e dovrebbe fare di più
e fare meglio. Ho affermato spesso, e proprio di recente, che la
“Raccolta Differenziata porta a porta costituisce ai Castelli Romani
una parte sostanziale della lotta civile in corso da cinque anni contro
l’inceneritore di Albano e contro il VII invaso perché ci permette di
togliere, con le nostre stesse mani, il combustibile dalla pancia
dell’inceneritore.” Cosa che ribadisco. Tu, Andrea, la vedi la Raccolta
Differenziata porta a porta ai Castelli Romani? Li hai visti pubblicati
sulla stampa i crono-programmi che cadenzano l’avvio, paese per paese,
quartiere per quartiere, cantone per cantone, della Raccolta
Differenziata porta a porta? Questa è l’unica e vera risposta che le
amministrazioni, arrivati a questo punto, potrebbero e dovrebbero dare
non solo ai cittadini e le cittadine ma anche, scusate la
sfacciataggine, alle lobbies del settore rifiuti. Spero di essermi
spiegato bene, e chi vuol capire capisca. Perché al resto, come ben
sapete, ovvero alla lotta vera contro l’inceneritore e contro il VII
invaso, ci stanno pensando, per l’appunto, i cittadini e le cittadine.
Forse che i crono-programmi verranno resi pubblici dalle
Amministrazioni dei Castelli nel corso del corteo di Sabato prossimo 20
Ottobre? Sarebbe auspicabile”. Siete ancora fiduciosi e convinti sul
fatto che l’installazione dell’inceneritore non sia un fatto
ineluttabile? “Ne siamo certi, ed oggi più di ieri. La forte crisi
economica, inoltre, ci dà qualche speranza in più. E l’ottavo corteo
che sfilerà, di nuovo, per le strade dei Castelli Romani per dire no
alla modalità indifferenziata di raccolta dei rifiuti urbani, sarà la
risposta più efficace, più forte, che ci dà speranza e fiducia.
Partecipate numerosi.
No all’inceneritore, no al VII invaso, sì alla
raccolta differenziata porta a porta associata a riduzione, riciclo e
riuso”.
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