di Gianni Lannes
Una buona
notizia dalla Sicilia. Ieri, 6 ottobre 2012 dopo anni di proteste
pacifiche da parte del comitato popolare “NO MUOS”, è stato
finalmente sequestrato dalla magistratura “per violazioni delle
leggi sull’ambiente”, il pericoloso impianto nordamericano di
guerra ambientale.
La
stazione “Mobile user objective sistem” (Muos) è in realtà un sistema
di
antenne ad altissima frequenza, "pericoloso per la salute umana e per
l’ambiente", attestano addirittura le rilevazioni della Difesa a stelle
e strisce, tant'è che il dispositivo di guerra destinato a Sigonella è
stato trasferito appunto nell'agro di Niscemi. Muos è il terminale in
terra italiana del famigerato
H.A.A.R.P., in grado di provocare terremoti e sconvolgimenti climatici a piacimento.
Il
territorio in cui è situato - «Sughereta di
Niscemi» - è una riserva naturale a
inedificabilità assoluta, addirittura un sito di interesse comunitario, un'area naturalistica sensibile.
I
manifestanti si ritengono soddisfatti a metà, poiché chiedono a
Stato e Regione la revoca di tutte le autorizzazioni finora
rilasciate. E aggiungo: il ripristino immediato dello stato dei luoghi, come stabilisce la legge italiana.
L’esecuzione
del sequestro preventivo è stata affidata a carabinieri ed agenti
della polizia municipale presso la Procura di Caltagirone, con
l’ausilio dei carabinieri della compagnia di Sigonella e degli
avieri del 41/o Stormo. Comunque, non c’è troppo da gioire.
L'ambasciatore Usa ha già chiamato il
premier abusivo italiota per aggiustare la cosa. Insomma, ora ci mette una mano il golpista Monti
Mario e l’azione giudiziaria sarà come sempre vanificata.
Chiedete al
mafioso Giulio Andreotti
ed al guerrafondaio Massimo D’Alema.
Chi assoggetta l’Italia (gli Stati Uniti
d’America) controlla il Mediterraneo.
Allora occorre una lezione esemplare: ne castighi uno (il gendarme zio Sam) e ne educhi cento.
I militari USA bisogna cacciarli con le buone o con le cattive e smantellare tutte le basi Nato (peraltro inquinate ed inquinanti) in Italia, in ossequio all'articolo 11 della Costituzione repubblicana ed antifascista.
Non esistono altre soluzioni: se il popolo italiano desidera liberarsi dalle catene di questa servitù imperialista.
Per conquistare
libertà, autonomia e indipendenza non ci sono scorciatoie.
Se il
presidente della Repubblica italiana esegue docilmente le istruzioni impartite dal
segretario generale della Nato di cosa vogliamo blaterare sul web e
nella realtà?
Non basta assicurarsi mezza vittoria in una battaglia,
ma bisogna vincere la guerra in atto sotto mentite spoglie.
Dal nostro Paese, l'Italia, non deve partire più alcuna guerra.
Yankee go home: non tanto per attaccare un nemico ma per liberare la nostra patria.
7.10.12
Nessun commento:
Posta un commento