Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 29 novembre 2013

Video Eco-Balla n. 36.

a cura del referente legale dei NO-INC di Albano:  Daniele Castri.

“Sindaco Nicola Marini, delegato ai rifiuti Luca Andreassi, assessora alla pubblica istruzione Alessandra Zeppieri: dov’è che i bambini di Albano andranno a studiare?”

Ci troviamo davanti l’ingresso del plesso scolastico di via Pantanelle, ad Albano, nel quartiere di Cancelliera, a due passi dalla discarica di Roncigliano.  Attualmente, questa scuola è in corso di ampliamento nonostante l’area, limitrofa al preesistente edificio scolastico, si trovi ad una distanza di soli 1000 metri dalla discarica, mentre il limite minimo, stabilito dalla legge regionale n.112 del 2002, è di 2000 metri. Esattamente la metà.  Discarica che, ogni singolo giorno, riceve 450 tonnellate di spazzatura indifferenziata locale e romana. Verrà speso, per i lavori di ampliamento, circa un milione di euro di soldi pubblici. Senza considerare, come se non bastasse la presenza del VII invaso, che è ancora attuale e concreto il rischio di costruzione, proprio all’interno della discarica, dell’Inceneritore più grande d’Europa.  Sul punto, abbiamo pensato di dare voce ad alcune mamme e nonne della zona che sentono ancora, di giorno e di notte, tanta, davvero tanta puzza. A dispetto delle rassicurazioni dell’amministrazione comunale.

Ascoltate con le vostre orecchie: http://www.telecountrynews.it/index.php?option=com_hwdvideoshare&task=viewvideo&Itemid=200&video_id=523

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