Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 31 maggio 2011

Piano regionale dei rifiuti, tutto da rifare

ATTENZIONE: 18 GIUGNO ORE 15:30 PIAZZA MAZZINI, ALBANO LAZIALE, CORTEO CITTADINO CONTRO L’INCENERITORE E CONTRO L’AMPLIAMENTO DELL’ILLEGITTIMA DISCARICA DEI CASTELLI ROMANI. LA CITTADINANZA TUTTA E’ CHIAMATA ALLA PARTECIPAZIONE MASSICCIA.


(Fonte articolo, La Repubblica. Trenta prescrizioni, alcune pesantissime. Di fatto una bocciatura. Il piano regionale rifiuti è uscito malissimo dalla procedura della Vas, la valutazione ambientale strategica dovuta per legge. A tirare le conclusioni sono gli stessi uffici regionali che nel cosiddetto parere motivato del 18 maggio esprimono sì parere favorevole al piano, ma lo condizionano al rispetto di 30 prescrizioni, che equivalgono alla riscrittura del piano stesso. La prescrizione numero 9, per esempio, chiede di modificare l’obiettivo della raccolta differenziata adeguandolo alla normativa vigente e di abbinare agli obiettivi le strategie.

“In pratica le previsioni di raccolta differenziata erano completamente sballate – spiega il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati – le percentuali erano al di sotto di quelle previste dalla legge nazionale. Per di più, lo scenario di controllo, una specie di piano B, non ci può essere. È inammissibile prevedere più gassificatori se non si raggiunge l’obiettivo di raccolta differenziata dovuto per legge”. Ancora. La Vas chiede agli estensori del piano di indicare i costi di ogni azione ed il ruolo che ogni ente territoriale, dai comuni alle province, dovrà svolgere.

Intanto, cresce la rabbia dei residenti di Ponte Galeria. Oggi, in coincidenza con l’audizione sui rifiuti in commissione regionale, in 23, fra associazioni, comitati e gruppi, saranno alla Pisana per protestare, per far sentire la loro voce a chi è dentro il Palazzo. “Basta discariche nella Valle Galeria – dice il volantino che pubblicizza la manifestazione – adesso è il momento della riqualificazione”. “Subito chiusura di Malagrotta e no alla nuova discarica ai Monti dell’Ortaccio che vuole realizzare il proprietario del terreno, Manlio Cerroni”.

In contemporanea, protestano anche i cittadini di Fiumicino, in presidio davanti al comune, riuniti nel comitato “Rifiuti zero”, 26 organizzazioni tutte contrarie all’ipotesi di un nuovo polo con discarica e gassificatore a Castel Campanile, a Palidoro. “No al triangolo della morte – dice il portavoce, Massimo Piras – vale a dire, aeroporto Leonardo da Vinci-Malagrotta-Castel Campanile, uno scellerato disegno che vedrebbe due inceneritori a meno di 15 km di distanza tra loro, vicini all’aeroporto di cui è previsto il raddoppio”.

Infine la denuncia dei Verdi, che alla vigilia dell’audizione accusano la Regione di non aver ancora provveduto a distribuire il nuovo piano rifiuti adottato in giunta lo scorso 20 maggio ai gruppi consiliari. “Un comportamento grave e lesivo del diritto/dovere di ogni consigliere a poter esercitare efficacemente il proprio mandato istituzionale”, scrive il capogruppo Angelo Bonelli alla presidente Renata Polverini.

All’audizione di oggi, che durerà tutta la giornata, sono stati invitati anche i sindacati, le associazioni, i presidenti delle province, l’Ama e le società che possiedono e gestiscono Malagrotta, La Giovi e il Colari. “L’audizione getta un po’ di fumo negli occhi – dice Nando Bonessio, presidente dei Verdi del Lazio – ma le decisioni vengono prese altrove”.

Nessun commento:

Posta un commento