Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

giovedì 22 settembre 2011

In Parlamento il disegno di legge contro il peer-to-peer - Digitale e Potere - Rassegna del 22 Settembre | per una rete libera e democratica

Diritto d'Autore

In Parlamento il disegno di legge contro il peer to peer ZeusNews

"Alla Camera dei Deputati è approdato un disegno di legge volto a modificare gli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 70/2003. Presentato dai deputati del PDL Elena Centemero e Santo Versace e assegnato alla Commissione Attività Produttive, il disegno in primo luogo (è l'articolo 16) impone ai provider di disabilitare immediatamente l'accesso a Internet - non è chiaro se solo a chi immette contenuti proibiti in Rete o anche ai navigatori che vi siano incappati - qualora un «soggetto interessato» faccia una segnalazione in merito.


Copyright, nuovi sigilli tricolori Punto Informatico

"Un'operazione della Guardia di Finanza di Milano ha condotto al sequestro di filmrealstream.net, gestito da un cittadino di Prato. Lo spazio web offriva link per il download di musica e film in anteprima Roma - Ad annunciarla è stato un recente comunicato stampa diramato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano: una nuova "operazione di contrasto allo scambio illegale di file di opere tutelate dal diritto d'autore", che ha portato al sequestro di un sito web gestito da un cittadino di Prato."


Politica digitale transnazionale

BAHRAIN: STRETTA SUL WEB, CARCERE PER CHI INCITA A CONTESTARE ELEZIONI BRT/AKI

"Rischiano il carcere coloro che, tramite Internet, incitano a manifestare contro le elezioni previste sabato in Bahrain per eleggere i sostituti dei 18 deputati che si sono dimessi sei mesi fa in disaccordo con la linea dura usata dal governo nei confronti dei manifestanti anti-governativi. Lo annuncia il ministero degli Interni di Manama con un comunicato, nel quale si spiega che puo' essere arrestato chi posta messaggi sul Web che invitano a manifestare o a commettere atti dissidenti. Queste, spiega ancora il ministero degli Interni, sono alcune delle misure di sicurezza entrate in vigore a partire da oggi in vista delle elezioni parlamentari. Nel mirino, tutti coloro che usano i social media e i siti web per lanciare appelli a manifestare o a commettere azioni che vadano contro lo Stato. Alcuni gruppi sciiti, la maggioranza nel Paese, hanno gia' rivolto appelli a scendere in piazza per chiedere maggiori diritti nei confronti della monarchia sunnita che governa il Paese. Sempre dai principali blocchi sciiti arrivano appelli a boicottare il voto."



E-government

Toscana: un software stana gli evasori fiscali Corriere delle Comunicazioni

"Si tratta di una rete ed una piattaforma informatica condivisa, che permetterà ai Comuni di scambiarsi informazioni, ripulire gli archivi da errori diffusi e condividere domani banche dati in possesso delle diverse branche della pubblica amministrazione ed altri enti, come il catasto delle utenze elettriche e idriche."


Diritti di cittadinanza digitale

I medici contro Groupon The Front Line

"I medici faranno ricorso all’Antitrust per impedire ai clienti dei gruppi di acquisto online, tipo Groupon, di comprare servizi sanitari ‘scontati’. Perché alla corporazione dei medici il fatto che un paziente possa godere dei benefici della libera concorrenza nei servizi sanitari, cioé pagare per una pulizia dei denti o una visita dall’otorino quanto per una t-shirt scontata da H&M, pare addirittura pericolosa: potrebbe ingenerare nel cliente la malsana idea che se per una buona prestazione privata si può spendere meno che per il ticket rischiesto per una cattiva prestazione pubblica, be’ mantenere il Sistema sanitario nazionale potrebbe non essere poi così necessariamente giusto."



Economia in Rete

Wwwworkers, lavoratrici della Rete La Stampa

I dati relativi alla piattaforma "wwworkers" dimostrano come siano la maggioranza le lavoratrici italiane che si buttano in Rete rispetto ai colleghi wwworkers: delle 212 professioni attualmente censite su www.wwworkers.it e a fronte di quasi duemila mail di segnalazioni le wwworkers sono il 64%, e sono soprattutto mamme."



Così l'Italia spreca il tesoro di internet La Repubblica (pag. 1)

"Il saldo tra i posti di lavoro creati e perduti grazie ad internet è sempre positivo. Il sando varia da quanto un paese abbia investito nella rete, ma il segno finale non cambia. Ed è un segno più. Il occasione del G8 dello scorso maggio il report della società di consulenza McKinsey metteva a confronto tredici paesi. L'Italia in questa compagnia non ci faceva una bella figura. L'economista della Bocconi Francesco sacco, anticipa che il dato saliente sarà l'occupazione. Internet in Italia ha creato 700mila posti di lavoro e ne ha "distrutti" 380mila. In pratica ogni due posti perduti se ne creano tre."


L'Hi-tech italiano frena ancora Il Sole 24 ore (pag. 25)

"Piange ancora il piatto dell'informatica e delle comunicazioni. Nel primo semestre del 2011 il settore dell'ICT ha continuato la sua discesa. Nel dettaglio, il mercato italiano dell'informatica (8763 milioni di euro, - 1,7%) pur mostrando evoluzioni interessanti delle applicazioni mobili e dei pagamenti, rimane in una fase riflessiva. Le componenti di innovazione maggiore, software e servizi, sono quelle che hanno sofferto di meno, senza compensare però un calo dell'hardware.C'è bisogno di un segnale forte - spiega Angelucci dell'Assinform - chiediamo che una parte dei proventi dell'asta delle frequenze."

Open Data

Enel apre all'open data Open Knowledge Foundation Italia

"Era il 28 agosto 2011 quando ENEL apriva il suo portale dei dati utilizzando la parola open data; questo non piacque a molti attivisti del movimento. Idea lodevole, ma con un piccolo limite: la licenza. Le intenzioni di ENEL erano (e lo sono tutt’ora): aumentare la trasparenza ed il coinvolgimento da parte di tutti gli stakeholder, migliorare il business: “better information makes better markets”, favorire l’innovazione, i dati aperti stimolano lo sviluppo di nuove applicazioni. Scegliendo una licenza che non permette i fini di lucro e che non permette le rielaborazioni, il terzo punto (ma anche parte del secondo) era difficile da raggiungere. Oggi le promesse sono state mantenute: il sito ENEL si presenta con una licenza molto più permissiva..."

1 commento:

  1. per andare direttamente sui vari link cliccate sul titolo che vi dà la pagina di agoradigitale

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