Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

domenica 30 maggio 2010

Inceneritore Albano, i sindaci ribadiscono il no all'impianto

Inceneritore Albano, i sindaci ribadiscono il no all'impianto

_Soddisfazione da parte dell'Amministrazione comunale per la riunione dei sindaci di bacino che conferiscono nella discarica di Roncigliano svoltasi nel pomeriggio di venerdì 28 maggio. Il sindaco Nicola Marini, con l'Assessore all'ambiente Claudio Fiorani, hanno fortemente voluto l'incontro con Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio, Marino, Nemi, Pomezia e Rocca di Papa per discutere del problema della discarica e della costruzione dell'impianto di incenerimento sul territorio di Albano. Un problema che fino ad oggi sembrava bloccato e senza vie d'uscita attuabili. È stata accolta interamente la linea di proposta dall'Amministrazione albanense. La decisione finale, condivisa da tutti i comuni presenti (mancavano solamente Marino e Nemi), è di riconvocare un nuovo tavolo tecnico politico a stretto giro, per adottare una comune strategia che metta in evidenza la totale contrarietà alla realizzazione dell'inceneritore. Si discuterà di soluzioni industriali alternative e comunque le criticità della discarica di Roncigliano non saranno un problema di Albano, ma saranno condivise dai comuni presenti all'incontro.
«La soddisfazione per come è andato l'incontro – ha detto il Sindaco Nicola Marini – è sia personale che dell'Amministrazione. Tutti i rappresentanti dei comuni di bacino si sono infatti detti contrari alla costruzione dell'inceneritore ed è emersa una linea comune e di condivisione di percorso, che dovrà coinvolgere in primis il presidente della Provincia di Roma Zingaretti e l'assessore all'Ambiente Civita . Il nostro obiettivo è di sviluppare un ragionamento di condivisione che possa portare ad una soluzione del problema». Tutti i sindaci presenti hanno concordato nel guardare alla raccolta differenziata porta a porta, grazie anche al contributo della Provincia, come una soluzione strategica che permetta la riduzione e il riciclo dei rifiuti. «Sono soddisfatto – ha aggiunto Fiorani - per il risultato ottenuto con questo primissimo passo per evitare che venga realizzato l'inceneritore ad Albano. È evidente che il clima delle amministrazioni comunali di bacino è un clima positivo e di forte contrarietà alla soluzione della termocombustione. Saremo impegnati, fin da ora, a produrre delle possibili alternative industriali all'impianto di incenerimento. Contestualmente vorrei manifestare un moderato ottimismo nei confronti di un progetto di raccolta differenziata porta a porta che partirà nel prossimo autunno ad Albano, con l'obiettivo di condurre la nostra città verso un modello di sviluppo sostenibile». Intanto, l'Assessore all'urbanistica Maurizio Sannibale, su segnalazione del Consigliere comunale Nabil Cassabgi, ha disposto un monitoraggio per il controllo dell'area di via Roncigliano destinato alla realizzazione dell'impianto di incenerimento.

 

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