Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

domenica 25 luglio 2010

Acqua ad Albano: ancora arsenico e deroghe

Rendiamo noti alla popolazione dei Castelli Romani (e non) delle analisi a campione della zona di Albano e dintorni (Cecchina, Pavona, Ardea) sui valori di arsenico riscontrati.
Come si puo' notare ci sono svariati sforamenti nei limiti stabiliti dalle leggi. Limiti superati in modo ripetuto da anni. Limiti che ne' Acea ne' il Comune hanno ritenuto oppurtuno comunicare alla popolazione residente che utilizza l'acqua pubblica per cucinare e lavare.
Ricordiamo che l'arsenico e' un elemento particolare, molto tossico anche a bassissime concentrazioni. Il suo "consumo" prolungato puo' dare origine a malattie di vario tipo: malattie neuodegenerative (Alzahaimer, Parkinson, etc.), neoplasie, diabete, asma.
E intanto le deroghe regionali sugli inquinanti nelle nostre acque sono scadute dal 31 dicembre 2009. Si e' in attesa di un'ulteriore deroga-farsa che non fara' altro che richiamare altre deroghe infischiandosene della salute della gente.

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