Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

mercoledì 14 luglio 2010

Lazio in ritardo (sempre di più!) sulla raccolta differenziata

Un bando di gara pubblico per individuare il sito alternativo alla discarica di Malagrotta: è questa una delle ipotesi allo studio della Regione Lazio, che in autunno porterà in commissione Ambiente il nuovo piano dei rifiuti. «Abbiamo anche pensato alla possibilità di mettere a bando pubblico l’individuazione del sito alternativo a Malagrotta», ha annunciato il presidente Renata Polverini, che ha subito precisato: «Stiamo valutando se questo crea un allungamento dei tempi che non potremmo sostenere anche perché Malagrotta è satura e noi abbiamo il dovere di individuare un sito alternativo». Intanto, sulla scelta dell’area che dovrà ospitare la nuova discarica si dovrà pronunciare il Campidoglio. «Il Comune di Roma deve indicare un sito e poi fare le valutazioni con noi», ha ribadito il presidente che ha negato che la scelta sia già caduta su Allumiere. «Per ora la Regione non ha avuto comunicazioni formali da parte del Comune – ha spiegato -. Non appena il Comune ce lo comunicherà, valuteremo».
L’unica cosa certa al momento sembra la costruzione di un nuovo termovalorizzatore, che si andrà ad aggiungere a quelli di Colleferro, San Vittore, Malagrotta e Albano Laziale. «Allo stato delle cose – ha affermato Polverini – stiamo lavorando al quinto impianto. Naturalmente il progetto si inserisce nel piano più generale dei rifiuti quindi bisogna anche tener presenti le percentuali imposte dalla normativa nazionale rispetto alla raccolta differenziata. Percentuali che per la nostra regione è impossibile raggiungere nei tempi e con le modalità imposte e che comunque rimetterebbero in discussione gli impianti della nostra regione».
Per la costruzione dell’impianto di Albano, tuttavia, si dovrà attendere la decisione del Tar che si pronuncerà a ottobre. E nel caso in cui dovesse arrivare il via libera, i lavori dovrebbero essere portati a termine entro il 2013. Il presidente della Regione ha poi ricordato che sono «in corso l’ampliamento di San Vittore che si completerà entro la metà del 2011 e la realizzazione della seconda linea del gassificatore di Malagrotta, prevista in funzione per la stessa data».
Diverso il caso dell’impianto di Colleferro. «Il Consorzio pubblico che gestiva gli impianti è stato posto in amministrazione controllata – ha affermato la presidente -. Il commissario, dopo aver avviato una prima gara per l’individuazione dell’assuntore, andata deserta, sta oggi provvedendo alla dismissione dei beni, inclusi gli impianti di termovalorizzazione».
Per quanto riguarda invece la raccolta differenziata la Polverini ha tenuto a precisare che «i paramentri previsti dalla normativa nazionale (60 per cento) per il Lazio oggi sono assolutamente irraggiungibili». A chi le chiedeva, poi, se il nuovo piano dei rifiuti rivedrà al ribasso la percentuale della differenziata ha risposto: «Questo non dipende da noi. C’è una normativa nazionale. In queste ore stiamo lavorando anche in conferenza Stato regioni con il ministro dell’ambiente. Comunque già ieri la città di Roma ha detto che raggiungerà il 25 per cento e non quello che prevede la normativa nazionale». Fonte articolo qui

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