Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 14 giugno 2011

TURCHIA : CENTRALE ELETTRICA con RINNOVABILI



La Turchia dopo averci stupito con il Bosforo Bis per produrre idrogeno prosegue negli annunci eco-choc e attraverso il megafono del New York Times Green Blog svela al mondo il progetto della centrale elettrica di Karaman, la prima al mondo con rinnovabili integrate, ossia gas, fotovoltaico e eolico pronta dal 2015. Che però sorgerà a 100 Km dalla centrale nucleare di Akkuyu sul Mar Nero, progettata e costruita dai russi, costo previsto: circa 20miliardi di dollari.

In Turchia la prima centrale al mondo con rinnovabili integrate

Perché il Green Blog del NYT urbi et orbi spara la novella della centrale di Karaman omettendo la vicinanza della centrale nucleare? Semplice: Karaman è un progetto americano, affidato a una piccola società californiana, la GE Energy. Il prodotto o meglio la centrale è denominata GE Flexibility e di fatto userà gas, fotovoltaico e eolico in un ciclo combinato per la produzione di energia. La centrale dovrebbe fornire 450 megawatts dal gas naturale, 50 megawatts dal fotovoltaico e 22 megawatts dall’eolico.
La Turchia ha bisogno di venir fuori in ambito internazionale come nazione in grado di cooperare con gli Usa, ma tenendo un piede in Medio Oriente, uno nella Comunità europea e flirtando con la Russia. Recep Tayyip Erdogan è stato rieletto primo ministro domenica per il terzo mandato consecutivo, per il rotto della cuffia e con una consistente perdita di seggi per il suo partito. Il traghettamento verso la Ue non è per nulla facile e l’energia potrebbe rendere seducente la Turchia agli occhi europei.

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