Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

giovedì 3 gennaio 2013

Monti Ortaccio: blocchi su via Portuense, tensioni davanti Malagrotta

dal sito http://www.romatoday.it

Bloccato l'ingresso dell'impianto Ama della Valle Galeria.  In 500 protestano contro la proroga all'impianto di Cerroni e la scelta di Sottile

L'onda di protesta è ripresa ieri dopo la decisione nella serata di giovedì da parte del commissario Goffredo Sottile che ha indicato il sito di Monti dell'Ortaccio come idoneo ad accogliere parte dei rifiuti di Roma con una proroga all'impianto di Malagrotta.  Cittadini della Valle Galeria contrari alla possibile discarica tra i Municipio XV e XVI che anche stamattina hanno proseguito con le proteste bloccando l'ingresso e l'uscita dell'impianto di incenerimento dei rifiuti ospedalieri dell'Ama.

"Siamo circa 500 abitanti della Valle Galeria che protestano contro la proroga di Malagrotta e la realizzazione di una discarica a Monti dell'Ortaccio",
le parole di Alessandro, esponente dei 'Cittadini liberi della Valle Galeria'.  "Qui è tutto bloccato - dice anche Celestino, un altro dei manifestanti - la lotta sarà dura, non ci fermiamo finché non si recede dalla decisione di realizzare una discarica a Monti dell'Ortaccio".  Alessandro aggiunge:  "ci sono arrivate garanzie che dopo Capodanno il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, protesterà con noi, con la fascia tricolore, contro questa decisione".

Ponte Galeria: blocco via Portuense 28.12.201
TENSIONI A MALAGROTTA
Proteste che hanno portato a tensioni davanti alla discarica di Malagrotta con i manifestanti che stanno impedendo ai camion di rifiuti dell'Ama di uscire dai cancelli. Il posto è presidiato dalle forze dell'ordine che stanno cercando di calmare gli animi, dopo aver bloccato la via Portuense per circa due ore.
DECRETO CLINI
Intanto, per evitare multe consistenti dall'Unione europea per infrazione sulla messa in sicurezza delle discariche non in regola, il ministro dell'ambiente, Corrado Clini, nei primi giorni di gennaio potrebbe emanare un decreto sulla gestione dei rifiuti nel Lazio e nominare un supercommissario. Sarebbe questo l'orientamento emerso al termine di un incontro del ministro con il commissario per l'emergenza dei rifiuti a Roma, Goffredo Sottile, durante il quale - a quanto si è appreso - sarebbe stata fatta una ricognizione tecnica sulla produzione dei rifiuti nella regione e sulla situazione degli impianti di trattamento e smaltimento. Dall'analisi dei numeri, è stata evidenziata - tra l'altro - la diversa capacità di capienza dei vari impianti e la disparità nel riempimento per cui alcune discariche sono sature.  Con il decreto potrebbe essere decisa una sorta di compensazione, di riequilibrio, così che i rifiuti prodotti nelle diverse province possano essere distribuiti negli impianti non ormai pieni, su tutto il territorio regionale.  Questa soluzione interverrebbe a Roma dove è stata decisa ieri una proroga per la mega discarica di Malagrotta, che avrebbe dovuto essere chiusa lunedì prossimo, e nelle more della realizzazione, poco distante, di una discarica provvisoria per i soli rifiuti trattati nel contestato sito di Monti dell'Ortaccio, la cui apertura potrà avvenire fra alcuni mesi, ed è vincolata alla presentazione di "un modello idrogeologico" da cui risulti senza alcun dubbio l'assenza di pericolo di inquinamento della falda.

SUPERCOMMISSARIO  
Una decisione su chi sarà il supercommissario non è stata ancora presa ufficialmente ma l'incarico potrebbe essere affidato allo stesso Sottile che potrebbe essere affiancato dal Conai (Consorzio nazionale imballaggi) che ha già presentato un piano per la raccolta differenziata. Nell'incontro fra il ministro e il commissario, si è ricordato che nel Lazio vengono prodotti ogni anno oltre 3,2 milioni di tonnellate di rifiuti urbani di cui circa 2,4 a Roma e il totale dei rifiuti indifferenziati nella regione supera le 2,6 tonnellate (la racconta differenziata è di poco meno del 20%; solo Rieti ha il 100%). Oltre 1,6 milioni di tonnellate all'anno vengono smaltiti senza essere sottoposti ad alcun trattamento.

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