Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 4 gennaio 2013

Rifiuti, la sottile “differenziata”

”Tra i nuovi compiti di Sottile, ammesso che accetti la nuova nomina del ministro dell’ambiente, c’è anche quello di sbloccare il termovalorizzatore di Albano”. 

Rumors sempre più pressanti parlano ormai chiaramente di un imminente incarico dato a Goffredo Sottile riguardante anche l’impianto di Albano, sbloccato da tempo (per la precisione da Aprile 2012), ma bloccato nei fatti per la bocciatura dei fondi pubblici necessari per la sua costruzione da parte del Consiglio di Stato.

(Fonte articolo, clicca qui
Anno nuovo, problemi vecchi, vecchissimi. 
Come la questione rifiuti di Roma e provincia, stucchevole quanto si vuole ma attualissima in tutte le sue criticità. 

La Valle Galeria è una pentola a pressione pronta ad esplodere da un momento all’altro. Da non trascurare la forma di protesta avvenuta il primo dell’anno con l’occupazione di un traliccio nella zona di Monti dell’Ortaccio. 

Per la verità per domani è programmata una maxiprotesta dei vari comitati civici, intenzionati a far valere le proprie ragioni e disposti a lottare su tutti i fronti per evitare sia la proroga di Malagrotta che l’apertura del sito temporaneo (3 anni) dei rifiuti:  Monti dell’Ortaccio, entrambi come si sa di proprietà dell’imprenditore Manlio Cerroni. 

Il prefetto Sottile nell’ultimo mese ha preferito prendere tempo, ma la clessidra si è già svuotata da un pezzo per cui c’ha pensato il ministro Clini a togliergli le castagne dal fuoco. Una decisione che a molti è parsa una sconfessione, anche se il numero uno dell’Ambiente usando la diplomazia ha parlato di “riconsiderare le autorizzazioni rilasciate dal prefetto”. 

Tutto ciò perché è in rampa di lancio un decreto sulle misure urgenti per la gestione dei rifiuti di Roma, un atto che punterà tutte sue le fiches sul riciclo. Il ministro dell’Ambiente sta completando, secondo quanto previsto dalla legge di stabilità, le verifiche tecniche e amministrative per l’emanazione del decreto che fisserà le “misure urgenti da realizzare entro i prossimi 60 giorni per assicurare che la gestione del ciclo integrale dei rifiuti di Roma sia organizzata e gestita secondo quanto stabiliscono le direttive europee e le leggi nazionali”. 

Per farla breve, nella riunione fissata per lunedì prossimo (a cui saranno presenti tutte le amministrazioni competenti e le imprese interessate come Ama e Acea), il ministero potrebbe far saltare il banco mettendo in discussione le decisioni già prese da Sottile: proroga di sei mesi della discarica di Malagrotta e autorizzazione per l’apertura di Monti dell’Ortaccio. 

“Il decreto – ha detto il ministro – si baserà su raccolta differenziata e recupero di materia ed energia ma punterà anche sul trattamento meccanico biologico, sul recupero della frazione organica e sulla produzione di compost di qualità, utilizzando in via prioritaria gli impianti che esistono nel Lazio e completando le procedure di autorizzazione di quelli da oltre un anno sotto esame delle amministrazioni competenti”. 

Clini ha aggiunto che “deve essere evitato il conferimento in discarica dei rifiuti non trattati”. Alcuni attivisti hanno pensato bene di lasciare alcune buste d’immondizia sotto casa del prefetto, mentre su un muro hanno appeso uno striscione con la scritta: “Basta discariche a Valle Galeria”. 

L’iniziativa di protesta è stata raccontata e accompagnata da foto in una nota diffusa dai comitati che si stanno battendo contro la proroga di Malagrotta e la decisione di realizzare la nuova discarica a Monti dell’Ortaccio. Si è trattato di un atto simbolico, “per dimostrare il nostro dissenso”, hanno spiegato i cittadini. 

Il prefetto ha anche detto che “l’ampliamento dei poteri del commissario è sicuramente utile”. Infatti tra le misure che Clini ha in mente c’è anche quella che prevede il “supercommissario” con più poteri. 

Se Sottile ha avuto il compito di individuare e autorizzare la discarica temporanea, scelta ricaduta su Monti dell’Ortaccio, il nuovo incarico di supercommissario potrebbe prevedere poteri sia sulla discarica definitiva che sulla gestione della raccolta.  Rumors vedrebbero in pole position per la nuova poltrona proprio Sottile, in continuità con l’incarico ricoperto fino a qualche giorno fa e ormai scaduto. 

Tra i nuovi compiti di Sottile, ammesso che accetti la nuova nomina del ministro dell’ambiente, c’è anche quello di sbloccare il termovalorizzatore di Albano. 

Nel frattempo si potrà utilizzare quello di San Vittore (Frosinone) o l’inceneritore di Colleferro. 

Il supercommissario istituito dal decreto (anche se Clini rifiuta la definizione:  “Sbagliato chiamarlo super, agirà di concerto con il governo e con il ministero”) dovrà organizzare tutta la gestione dell’immondizia romana e non soltanto le discariche, anche per ottemperare alle direttive comunitarie ed evitare l’enorme multa di Bruxelles. 

Il ministro non parla più di portare i rifiuti di Roma nelle altre province del Lazio, ma il progetto è ancora in piedi. Clini vorrebbe sistemare l’immondizia di Roma per circa un anno negli impianti della regione, e poi, dopo aver abbassato la quantità di tal quale (i rifiuti non trattati) trovare un’area a Roma. 

Come detto, domani la Valle Galeria scenderà nuovamente in piazza contro l’ipotesi di discarica a Monti dell’Ortaccio. 

L’appuntamento è alle 10 nella zona di Ponte Malnome, all’incrocio tra via della Pisana e Ponte Galeria, nello slargo davanti all’inceneritore. 

Da lì il via alla mobilitazione. 

Ha confermato la sua presenza anche il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno.


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