Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 4 gennaio 2013

Rifiuti Roma, arriva il supercommissario

(Fonte articolo, clicca qui

E’ pronto il testo del decreto con cui il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, fissa le misure urgenti da adottare entro i prossimi 60 giorni per risolvere il problema della gestione dei rifiuti della capitale.

Clini lo ha inviato oggi alla Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione. Sarà presentato lunedì 7 gennaio, dalle ore 15, prima alle amministrazioni competenti e alle imprese interessate e poi alla stampa.

“Il decreto – secondo quanto afferma lo stesso Clini – prevede la nomina di un commissario che operi con poteri sostitutivi in caso di inadempienza delle amministrazioni.  Il testo identifica le azioni da compiere, chi le deve compiere e in quali tempi.  C’è una chiara chiamata di responsabilità delle istituzioni e delle società interessate”.

E, con chiaro riferimento alla presenza di Alemanno alla manifestazione dei residenti di Valle Galeria in programma sabato 5, il ministro ha aggiunto:

“Spero che chi ha avuto responsabilità nella gestione dei rifiuti della capitale non si metta a fare campagna elettorale su di essi. Io, per evitarlo, ho rifiutato le proposte di candidatura che mi sono arrivate”.

“Il governo Berlusconi – prosegue Clini – dichiarò l’emergenza rifiuti a Roma perché sindaco, presidente della Provincia e presidente della Regione dissero che non erano in grado di risolverla. Con il conseguente commissariamento, gli enti locali hanno poi scaricato le responsabilità prima sul prefetto Pecoraro e poi sul prefetto Sottile. Non credevo ai miei occhi nel vedere che, da un lato, si chiedeva al commissario di risolvere i problemi e poi, quando questo proponeva una soluzione, si mettevano tutti di traverso”.

”I dati ufficiali della Regione – conclude il ministro – ci dicono che esiste, nel territorio regionale, una capacità di trattamento meccanico-biologico che potrebbe rispondere quasi del tutto al fabbisogno di Roma”.

Pertanto, nel decreto è prevista una dimensione regionale per il trattamento, non per portare i rifiuti in discarica a Latina o a Viterbo, come è stato detto, ma per sfruttare tutti gli impianti esistenti e quelli in fase di autorizzazione da troppo tempo. In pole position per il ruolo di ‘supercommissario c’è il precedente commissario, Goffredo Sottile.

Oltre all’indicazione della discarica temporanea (per la quale Sottile ha già individuato Monti dell’Ortaccio), alla decisione sull’ampliamento dei siti esistenti e alla scelta della discarica definitiva, il nuovo commissario avrà quindi il potere di imporre agli enti preposti l’adozione delle azioni necessarie all’attuazione del decreto. E, in caso di inadempienza, intervenire direttamente con propri provvedimenti.

L’obiettivo del ministro è quello di ridurre al minimo il trasporto dei rifiuti non trattati in discarica.  Sul punto resta, però, ancora da sciogliere il nodo dei siti:  Clini ha già chiesto di “riconsiderare” le autorizzazioni rilasciate da Sottile per Monti dell’Ortaccio e Malagrotta, per la quale il prefetto ha stabilito una proroga di sei mesi per accogliere i rifiuti trattati e di cento giorni per quelli non trattati.

Alla discarica temporanea a Monti dell’Ortaccio, vicina a Malagrotta, si sono sempre opposti i cittadini della Valle Galeria.

Contrario all’ipotesi Monti dell’Ortaccio anche il sindaco Alemanno, che accoglie con favore la decisione di Clini:

“Condivido pienamente l’impostazione del decreto. Solo la nomina di un super commissario può permettere di uscire da questo immobilismo. Il ministro, dichiarando che le decisioni per Malagrotta e Monti dell’Ortaccio potranno essere riviste, apre a una nuova prospettiva, che può liberare gli abitanti di Valle Galeria dall’incubo di una nuova Malagrotta sul proprio territorio”.

“Da parte nostra – aggiunge il primo cittadino – daremo tutto il sostegno ad Ama per spingere al massimo la raccolta differenziata nella nostra città, rispettando gli impegni sottoscritti nel Patto per Roma”. “E’ dagli anni novanta – conclude – che mi batto contro la proroga di Malagrotta e ho sempre detto di ‘no’ a una nuova discarica dentro Valle Galeria. Rispondo al ministro Clini che rifiuto la scelta di Monti dell’Ortaccio non per campagna elettorale, ma per coerenza con una posizione che ho sempre avuto e che lui conosce bene”.

Non si è fatta attendere neanche la replica di Renata Polverini, governatrice uscente della Regione Lazio:

“Nella gestione dell’emergenza rifiuti legata alla discarica di Malagrotta, la Regione non ha scaricato alcuna responsabilità. Ha garantito al commissario Pecoraro e al commissario Sottile strumenti, mezzi e risorse economiche necessarie a supportare il lavoro della struttura commissariale, certamente non ‘scaricando’ sui commissari responsabilità, ma collaborando attivamente. Solo questa amministrazione regionale ha approvato, dopo anni di attesa, un piano regionale per i rifiuti, che ha permesso di chiudere la procedura di infrazione Ue”.

“E’ apprezzabile – prosegue la Polverini – la volontà di valutare la riconsiderazione del sito Monti dell’Ortaccio, su cui ho sempre espresso contrarietà per via delle condizioni ambientali già fortemente compromesse.

La Regione, coerentemente con quanto già dimostrato, non mancherà di supportare, laddove necessario, anche il lavoro del supercommissario”.




1 commento:

  1. dico solo questo un'altro stipendio da sostenere con le tasse che già paghiamo? o aumenteranno?

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