Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

mercoledì 2 giugno 2010

Purtroppo la vera "gomorra" è nel Lazio


Iniziamo oggi il viaggio nelle audizioni alla “Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti”.


Purtroppo la vera “Gomorra” è nel Lazio.
Un gigantesco impero del male inizia con la società pubblica GAIA, un consorzio di 48 comuni dei Castelli Romani e della Provincia di Frosinone che gestisce i due inceneritori di Colleferro, e finisce con il Coema, la società a maggioranza pubblica di Cerroni-Ama-Acea che vuole realizzare l’inceneritore più grande del mondo ad Albano.

Cominciamo con l’audizione del dottor Giancarlo Cirielli, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Velletri.

Il suo racconto sull’indagine condotta è un susseguirsi di reati, truffe, ricatti, tangenti, raggiri, falsi documenti, manomissioni del sistema informativo di controllo, arresti, intercettazioni, indagati. Attori principali: la società pubblica GAIA e la società pubblica AMA. Comparse: 48 Sindaci “inceneritoristi” azionisti della società pubblica GAIA, gli enti pubblici (Regione, Provincia e Arpa) che non hanno effettuato i doverosi controlli.

Lo scandalo è tale che il Commissario Candido De Angelis ha dichiarato: “L'AMA, che è una società pubblica, come pubbliche sono le società che gestiscono i termovalorizzatori, equivale a parlare di noi, dello Stato. In tutto questo affare non riesco a vedere il lucro: l'AMA, che è Stato, raccoglie il CDR «fasullo» e lo conferisce a due termovalorizzatori pubblici, in cui si commettono ulteriori reati. Poi, due società pubbliche (una è un consorzio di ventiquattro comuni, l'altra è a metà tra un consorzio di ventiquattro comuni e il Comune di Roma) vendono elettricità a un terzo ente pubblico, cioè sempre allo Stato! L'AMA sapeva bene che non conferiva al proprio termovalorizzatore del CDR, bensì altra cosa.”

Nell’audizione è stato fondamentale il contributo del commissario Antonio Rugghia, autorevole senatore dei Castelli Romani, che rivolto verso il Dott. Cirielli ha dichiarato: “Non ho, francamente, alcuna domanda da porle”.

Leggi ora con attenzione tutta l’audizione e scaricala sul tuo pc (questo blog potrebbe essere oscurato): l’audizione del dottor Giancarlo Cirielli, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Velletri.

1 commento:

  1. scribd:

    Audizione+Del+Dottor+Giancarlo+Cirielli%2C+Sostituto+Procuratore+Della+Repubblica+Presso+Il+Tribunale+Di+Velletri

    Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti Martedì 19 maggio 2009 Audizione del dottor Giancarlo Cirielli, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Velletri: Pecorella Gaetano, Presidente Bratti Alessandro (PD) Cirielli Giancarlo, Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale

    RispondiElimina