Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

domenica 28 agosto 2011

Ali Ferzat e i Ladroni della Libertà che non hanno ali


Un amico disegnatore conosciuto su Facebook e che si chiama Pin Theon , ha uno spazio che si chiama Kontrapunkte dove ha appena messo l’ultima sua vignetta,La Satira non si spezza mai, scrivendo: ” Dedico questo disegno al celebre vignettista siriano Ali Ferzat. Avranno pure spezzato le sue mani, ma non la sua Satira. (PIN)”

E allora vi propongo anche una serie di video, partendo da questo dove lo vedete, con i figli, ampiamente vivo malgrado tutto:




Perchè se non lo sapeste o non aveste capito bene, ieri si è appreso che: “Gli hanno tagliato le mani perchè erano il mezzo che utilizzava per fare satira contro il regime del Presidente siriano Assad. E’ la tragica sorte capitata al vignettista Ali Ferzat, celebre disegnatore e fondatore di un giornale satirico chiuso dopo numerosi attacchi e censure.A dare lui l’”avvertimento”, come loro stessi hanno detto, sono stati gli agenti dei servizi di sicurezza di Damasco dopo che Ali aveva disegnato Assad mentre faceva l’autostop con Gheddafi. Gli aggressori lo hanno fermato e dopo averlo fatto salire su un pulmino, hanno cominciato a pestarlo, urlandogli contro, così come ha fatto sapere il figlio dell’artista, “questo è perchè disegni per la libertà e contro i tuoi signori”.

Ferzat ha lasciato l’ospedale dove era stato ricoverato per timore di subire ulteriori aggressioni. Ora il ministro degli Interni ha avviato un’inchiesta. In Siria, nel corso del 2011 sono scoppiate numerose sommosse popolari alle quali è seguita una sanguinosa repressione contro i ribelli che, alla vigilia del Ramadan, è degenerata in una vera e propria guerra condotta dall’esercito siriano contro il suo stesso popolo. La notte scorsa le forze siriane vicine al presidente Bashar al-Assad hanno ucciso otto persone colpevoli di aver partecipato alle manifestazioni che si susseguono numerose con lo scopo di chiedere la fine degli oltre quarant’anni di regime della famiglia Assad. Solo lo scorso venerdì le manifestazioni che hanno preso il via dopo la tradizionale preghiera nelle moschee sono costate la vita a quattordici civili, tra cui anche due bambini, dopo che la polizia siriana ha aperto il fuoco sui dimostranti a Damasco, nei quartieri di Qadam, Zahra e Qabuun. Intervenuto per la quarta volta dinanzi alla tv di Stato dall’inizio delle proteste anti-regime e della conseguente repressione che ha causato almeno duemila morti, il Presidente Assad non si è detto per nulla preoccupato, anzi, per lui la situazione volge al miglioramento. Poi ha annunciato un ulteriore ciclo di riforme e l’arrivo, entro marzo 2012, delle elezioni legislative, ignorando così le richieste degli occidentali, Usa ed Ue in primis, che gli hanno chiesto le dimissioni.”

L’amica Baruda scrive: “E’ (fortunatamente non dobbiamo parlare al passato) un vignettista molto famoso, un 61enne dotato di mani d’oro e intelligenza fine …

Ed ecco le sue mani e il suo volto, dopo il pestaggio Ali Ferzat, questo il suo nome, è nato nella città di Hama in Siria (che passa alla storia per il massacro del 1982 e poi quello dei primi giorni del Ramadan di quest’anno) ed ha una lunga storia da caricaturista politico, espulso dal partito Baath qualche decennio fa. Una matita che non ha mai smesso di esser arma: il primo periodico indipendente (al-Domari) della storia della siria baathista, da lui fondato, è riuscito a sopravvivere meno di tre anni … chiuso con la forza nel 2003, sotto l’attuale presidente.Ieri, dalla piazza della Moschea Omayyade di Damasco è stato catturato da alcuni uomini armati. Oggi, come un Victor Jara mediorientale, è stato ritrovato: il suo corpo pestato a sangue è stato lanciato da una macchina in corsa, sull’autostrada che unisce Damasco al suo aereoporto (una trentina di km d’asfalto che tagliano l’oasi della Ghuta).Ha il cranio fratturato e le braccia rotto: l’accanimento sulle sue mani e le sue braccia rivela senza troppi giri di parole le intenzioni dei suoi picchiatori. Almeno è vivo … e presto le sue mani saranno di nuovo in grado di schiaffeggiare il regime.Questa è la Siria di Bashar, quella che qualcuno crede baluardo antimperialista e antisionista…Il suo sito continua ad essere oscurato.”





Riportavo il 31 luglio scorso in La Mecca per chi?
Donne uomini e assalti in Medio Oriente da Persepolis:
“Tutti hanno sempre una scelta.”
Alla fine del cartone di Marjane Satrapi, la nonna dice Vergognati!
C’è qualche “nonno” o “nipote” che si vergogna di manipolare così l’informazione? Le mie maledizioni hanno spiccato il volo.

di Doriana Goracci .. http://www.Reset.italia.net


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