Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

lunedì 1 agosto 2011

Sit in di protesta a Roncigliano contro il VII invaso


Segnaliamo questo bellissimo articolo (come sempre) di Maria Lanciotti.


Molti cittadini ancora dormono e pensano con grave errore che la battaglia contro discarica ed inceneritore sia un problema di altri o, magari, una questione ideologica (niente di più sbagliato), di alcuni svariati politici non ne parliamo neppure, sicuramente però, più di qualcuno un giorno ci dirà grazie per quello che stiamo facendo verso questo territorio e le sue persone (anche quelle che continuano vergognosamente a curare il proprio orticello o a disinteressarsi della vertenza).

(Fonte: http://www.castellinews.it/?act=v&id=18312)

Chiamata a raccolta, sabato mattina alle 8, per il presidio davanti alla discarica di Roncigliano, dove sorge il settimo invaso pronto per entrare in azione. «È un progetto folle, avvelena aria e acqua». «Dobbiamo fare l’impossibile perché questo tipo di manufatti mostruosi non possano andare in porto». «Riconquistare millimetro per millimetro, centimetro per centimetro come è stato fatto per l’inceneritore».

Queste le voci dal palco, nel susseguirsi di interventi da parte di alcuni rappresentanti del Coordinamento contro l’inceneritore di Albano che hanno fornito aggiornamenti tecnici e legali sulla situazione della discarica della Pontina Ambiente di Cerroni.

Date nomi cifre responsabilità omissioni errori accertamenti e ordinanze parlano chiaro: il settimo invaso, che fronteggia spudoratamente le abitazioni del Villaggio Ardeatino incombente come una minaccia infernale, è un prodotto dell’illegalità perpetrata si può dire alla luce del sole, senza nemmeno un tentativo di mascheramento.

La discarica di Roncigliano, da più di trenta anni in funzione e sottoposta al vaglio della magistratura, presenta questa nuova macrobuca di 500mila tonnellate in cui si comincerà a sversare nei prossimi giorni – per la soddisfazione di Cerroni, Guidobaldi e Regione – senza che un sindaco, un vice, un assessore, un portaborse, un attacchino dei comuni interessati (dieci o più?) si sia fatto vivo a conforto della popolazione. Che ci è parsa non proprio depressa, ma effettivamente provata.

Ed ecco i commenti raccolti fra le persone che come pigmei si misurano con il gigantesco invaso, un altro micidiale nemico da tenere a bada. Si poteva fermare questo scempio? Giovanni dei NoInc: «Non è solo questo il mostro, è un mostro il padrone, che fa tutto quello che vuole. Si spera, si spera in bene, andiamo avanti».

Carolina di Pavona: «In famiglia siamo quattro fratelli e tre sono malati di tiroide, e mia figlia di 29 anni ha un nodulo alla tiroide. C’è assolutamente una concausa». Salvatore del Villaggio Ardeatino: «Si parla tanto di differenziata e nessuno la fa. Si deve fare del tutto per sospendere questa situazione. È un progetto scellerato, quando lo Stato vuole colpire, colpisce!». Ramiraz del Villaggio Ardeatino: «Invece di salvaguardare la vita hanno salvaguardato il portafoglio. L’unica cosa è lottare per non mandare avanti l’invaso, la nostra amministrazione ci tratta come animali». Cinzia di Ariccia: «Più di quello che stiamo facendo non si poteva fare. Ci stiamo muovendo legalmente, è che gli interessi sono grossi». Mario di Cecchina: «Decisamente si poteva fare di più per evitare il settimo invaso. Vengo da Roma dove mi ero trasferito da Cesano per inquinamento, qui mi sembrava un’oasi… anche se vedo tutta questa gente, coinvolta in primissima persona, non credo riusciremo ad ottenere niente: i soldi mandano l’acqua in salita!». E così via, in una sorta di rosario propiziatorio contro il disgusto e il senso d’impotenza che non deve attecchire.

Daniele Castri non si lascia abbindolare da quello che sembra già un fatto compiuto: guarda avanti e prevede a breve il fermo dell’invaso, e sembra che abbia le sue buone ragioni.

Intanto si è fatto mezzogiorno e passa, Beppe Grillo che doveva arrivare alle nove da Sabaudia pare che abbia sbagliato strada, si trova sulla Nettunense, poi pare sia finito al Lido dei Pini, e intanto i Grillini informano sul Movimento 5 Stelle, danno incoraggiamento e consigli, fanno insomma quello che possono.

E quando Grillo arriva, verso le 13, non trova ad accoglierlo la folla che probabilmente si aspettava, dice la sua, prevedibile, figura anch’egli di quello che sembra un gioco delle parti.


L’aspetto che più colpisce di questa trista vicenda, è la fermezza con cui il Coordinamento NoInc da anni sta portando avanti questa battaglia nel pieno rispetto delle regole, fidando nella Giustizia che non può non fare il suo corso.

Uno schiaffo morale a chi la morale non sa nemmeno dove sta di casa.


fonte: Associazione Differenziati Wordpress

**personalmente un grazie sincero a Maria Lanciotti che sul giornale dei Castelli denuncia da anni il non far nulla delle istituzioni interessate .. ed la vivacità e puntualità delle lotte del Coordinamento capaci di mobilitare la cittadinanza con valide alternative e denunce al Tribunale .. ormai non si contano ..!

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