Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 29 luglio 2011

CHIOMONTE Storie di ordinaria amministrazione

Tav: due ore di guerriglia , sei feriti tra forze ordine.Duecento antagonisti hanno attaccato il cantiere da due lati" Ansa http://www.ansa.it/web/notizie​/rubriche/cronaca/2011/07/29/v​isualizza_new.html_760989615.h​tml

3 commenti:

  1. Evviva la resistenza, lunga vita al popolo, questi sono gli eroi che difendono la loro terra senza il bisogno del grado sulla spalla!
    Concordo pienamente con il comunicato che hai messo nel blog, il mio seguirà la stessa linea.
    Ciao a presto

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  2. bene, felice di trovarti anche qui :)

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  3. Perquisizioni al Movimento No Tav

    Ecco l’ennesimo attacco da parte della questura di Torino al movimento No Tav. Dopo le annunciate nuove denunce e il foglio di via ad un giovane No Tav piemontese, ecco che stanotte diverse perquisizioni sono state fatte nelle case di alcuni attivisti del movimento. Molte di queste sono state compiute con modalità non legittime e quindi saranno presto impugnate per via legale, ma la cosa che risulta sorprendente è come la questura di Torino si sta muovendo, chiedendo a se stessa il consenso a farlo, senza cioè alcuna autorizzazione da parte di un giudice.

    Nel caso del foglio di via, infatti, l’autorizzazione è stata data dal Questore di Torino, in quello delle perquisizioni invece si appellano alla legge antiterrorismo, che non richiede altri passaggi o autorizzazioni.

    Gli uomini e le donne che di sera autorizzano il lancio ad altezza uomo di centinaia di lacrimogeni al cs su chi assedia le recinzioni o sta in campeggio, di giorno cercano nuovi modi per spaventare e intimidire i No Tav, ancora in tanti, nonostante l’estate inoltrata, a presidiare Chiomonte e la Maddalena.

    Pare che si sia creato uno stato di eccezione, un luogo dove le forze dell’ordine possono permettersi di militarizzare una valle, chiamare corpi speciali ed esercito, gasare quotidianamente migliaia di persone che semplicemente manifestano il loro dissenso ma soprattutto, da stanotte, questi agenti in divisa entrano nella casa della gente, mettendo tutto a soqquadro per poi tornarsene in Questura con in mano un pugno di mosche. Perché così sono andate queste perquisizioni, dei buchi nell’acqua, a meno che qualcuno non voglia convincerci che attrezzi agricoli e per la pesca siano armi improprie. Le maschere antigas, poi, quelle oramai fanno parte del Kit di sopravvivenza di migliaia di Valsusini che di respirare le porcherie che loro sparano coi lacrimogeni non hanno alcuna voglia!

    Sarà forse terrorista il ragazzino minorenne, appena rientrato dalle vacanze con i suoi, che non partecipa alle iniziative di valle da settimane, che si è visto piombare in casa agenti che cercavano armi? E il fatto che questo ragazzo, accompagnato dalla zia, sia stato portato poi in questura dove gli sono state prese le impronte digitali e fatte delle foto segnaletiche tra gli insulti e l’aggressione verbale da parte di un funzionario, è un qualcosa di “normale” o fa parte di questo nuovo gioco sporco che la questura sta portando avanti? La risposta pare ovvia, ma sembra che adesso le cose funzionino così; il tutto è alimentato da pennivendoli da quattro soldi e ridicoli esponenti della politica che continuano a criminalizzare il movimento e fare appelli di ripristino della legalità, proprio a coloro i quali le leggi le usano a loro uso e consumo.

    Fortunatamente nessuno si fa intimidire da questi gesti anche perché, diciamocelo, danno un po’ il senso della loro disperazione. Sono mesi che ci provano, ma il movimento No Tav continua compatto la mobilitazione, raccogliendo solidarietà da tutta Italia (ed Europa) e sabato scenderà di nuovo in piazza. Della serie, non sanno più che pesci prendere!

    A sarà Dura, per loro.


    http://www.notav.info/

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