Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

sabato 6 agosto 2011

In consiglio comunale la votazione della delibera di iniziativa popolare

La delibera di iniziativa popolare chiede l'inserimento, nello statuto comunale del seguente articolo:

1. Il Comune di Velletri riconosce il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto universale, inalienabile e indivisibile. Il Comune riconosce quindi lo status del servizio idrico integrato come servizio privo di rilevanza economica. La gestione del servizio idrico integrato dovrà avvenire attraverso la costituzione enti consortili di bacino idrico esclusivamente pubblici, garantendo la partecipazione e il controllo da parte della comunità.

Inoltre:

2. Il consiglio afferma di conseguenza il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico nonché quello della solidarietà da attuarsi attraverso una modulazione tariffaria che garantisca il minimo gratuito di 50 litri al giorno per ogni persona come stabilito dall’ONU, disincentivando lo spreco con aumenti progressivi per fasce di consumo e vietando l’abuso della quantità fruibile per ogni persona, ancorché pagata, in base al principio che lo spreco della risorsa non può essere compensato monetariamente, poiché l’acqua non è un bene commerciale, ma un diritto da salvaguardare per il presente e per il futuro;

3. Viene dato mandato alla giunta di promuovere nel territorio comunale azioni coerenti con i principi esposti e finalizzate ad una gestione democratica, responsabile, sostenibile ed equa del servizio idrico, attraverso:

L'informazione puntuale della cittadinanza sulla qualità dell’acqua con pubblicazione delle analisi chimiche e biologiche in ogni quartiere e contrada;

L'uso prioritario delle acque non inquinate per uso domestico;

La predisposizione di un piano tecnico per il rifacimento della struttura idrica della città, individuando priorità, tempi di attuazione e modalità di finanziamento;

La promozione di una campagna di sensibilizzazione sul risparmio idrico con incentivazione all'uso di riduttori di flusso;

L'introduzione in campo edilizio ed urbanistico della doppia conduttura e riciclo delle acque piovane;

L'avviamento di progetti di riuso delle acque reflue dei depuratori per usi agricoli ed industriali;

l controllo e la repressione dei prelievi abusivi;


4. Viene dato mandato alla giunta di presentare entro 90 giorni a questo Consiglio un progetto per la realizzazione di un consorzio dei Castelli romani per la gestione pubblica del servizio idrico integrato e la predisposizione di un bilancio idrico di bacino nel rispetto dell’equilibrio ambientale;

5. Il consiglio in tal senso indica la buona pratica del bilancio partecipato come principio guida del futuro consorzio pubblico per la gestione del Sistema Idrico Integrato nei Castelli romani.

6. Il Comune di Velletri aderisce al coordinamento degli enti locali per l'acqua pubblica, promosso dal Forum Nazionale dei movimenti per l'acqua pubblica.

7. L'Assessorato con delega ai rapporti con Acea Ato 2 istituisce un apposito servizio per raccogliere ed elaborare tutte le segnalazioni sulle violazioni delle norme previste dalla Convenzione di gestione, dai sui allegati (a titolo esemplificativo: Disciplinare tecnico, Piano d'ambito, etc.) , delle norme nazionali e regionali sul Sistema idrico integrato e delle norme ambientali da parte dell'attuale gestore del SII. Le segnalazioni potranno essere inviate dai cittadini, dai comitati spontanei e dai consiglieri comunali.


Comitato Acqua Pubblica Velletri

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