Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

sabato 17 agosto 2013

I giochi sporchi sulla nuova discarica di Roma

Come ogni anno, il mese di agosto è riservato ai giochi sporchi sulla gestione dei rifiuti a Roma e nella Regione Lazio.
Il 29 luglio 2013 il Commissario Straordinario Goffredo Sottile ha ufficializzato la scelta di Falcognana come nuova discarica di Roma.

La scelta della nuova discarica di Roma in zona Falcognana, a pochi metri dal Santuario del Divino Amore, è una scelta folle: per la campagna e per il paesaggio, per la vista, la solitudine, il silenzio, per la sua luce, le sue albe e i suoi tramonti.  Un altro pezzo della campagna romana viene distrutto per far posto alla nuova discarica di Roma, la Malagrotta Due.

Come direbbe Antonio Cederna: “la demenza dei devastatori ha raggiunto vette inimmaginabili”.

Dopo l’indecente proposta del precedente Commissario Straordinario, il Prefetto di Roma Pecoraro, di trasformare Villa Adriana in discarica, oggi dobbiamo assistere alla nuova scelta del nuovo Commissario Straordinario, il Prefetto in pensione Sottile, che vuole circondare di rifiuti il Santuario del Divino Amore.
Come direbbe oggi Antonio Cederna: “Esistono rappresentanti delle istituzioni, organi di tutela, statali, comunali, provinciali, cui manca spesso la cultura e l'intelligenza, cui manca sempre l'iniziativa e la forza di intervenire”. 

Il nuovo Sindaco di Roma Marino sta giocando con l’autovelox a Via dei Fori Imperiali mentre il nuovo Presidente della Regione Lazio Zingaretti è assente, come al solito.

In questo quadro istituzionale assurdo, lo sport preferito da Cerroni e dalla Ecofer Ambiente Spa è quello di comprare tutti i terreni disponibili per fare discariche al Sud di Roma. Il signor Cerroni ha comprato tutta la zona delle Solforate in località Pomezia, mentre la Ecofer Ambiente Spa ha comprato grandi terreni tra la Via Ardeatina e la Via Nettunense.

In questi giorni il giornale “Il Messaggero” ha posto un tema molto importante:  chi soni i proprietari della Ecofer Ambiente Spa?   Nell’articolo del Messaggero viene solo spiegato che l’assetto della Ecofer Ambiente Srl fa capo, nella quasi totalità, a due società fiduciarie, uno strumento per celare a chi appartengano le quote di una società.

Vediamo, quindi, di scrivere quello che “Il Messaggero” non osa pubblicare.

La Ecofer Ambiente Srl dipende dalla “SOFIR Società Fiduciaria e di revisione SRL” (60%), dalla “Corduso Società fiduciaria per azioni” (39%) e da Fiori Valerio (1%).

Da una breve ricerca su Internet su “Fiori Valerio” emerge il seguente articolo:

“Erano sotterrati a più strati in piena zona protetta del parco del Ticino: in tutto 50 mila tonnellate di scarti tossico-ocivi.  Quasi il carico di una nave dei veleni sepolto in una frazione di Borgo San Siro, piccolo comune Pavese, e nell' ex cava Natale di Vigevano.  La scoperta è stata fatta dalla Guardia di finanza di Pavia che, al comando del colonello Giuseppe Tuccitto,  ha dato il via alla complessa indagine nel sottosuolo vigevanese. Sono state le Fiamme Gialle a far eseguire gli scavi tra capannoni e strutture ormai disattivate della ditta "Sarpi Metalli Spa" di Borgo San Siro.  Lì era sepolta la parte più consistente dei veleni: circa 32 mila tonnellate di rifiuti a base di piombo, arsenico, cadmio, selenio ed altre sostanze nocive.  Nell' area della ditta di Borso San Siro i rifiuti al veleno erano un po' dappertutto: persino nel capannone dell' azienda ormai chiusa sono stati trovati grossi quantitativi di sostanze pericolose, arsenico in testa.  Gli uomini della Finanza hanno anche messo sotto sequestro una cisterna con 209 mila chili di olio combustibile e fusti zeppi di soda caustica.  Tutto ciò è costato, per ora, all' amministratore della ditta bolognese "Sarpi", Valerio Fiori, 50 anni residente a Bologna, la posizione di indagato nell' inchiesta fatta immediatamente scattare dalla Procura di Vigevano”. (articolo archivio della Repubblica, 15 luglio 1993). 

Il Valerio Fiori che era amministratore della ditta bolognese “Sarpi” è lo stesso Valerio Fiori che oggi è amministratore della Ecofer Ambiente Srl?

Ci domandiamo se il commissario Goffredo Sottile, il Comune di Roma, la Regione Lazio e il Ministero dell’Ambiente abbiano accesso ad Internet per poter fare una semplicissima ricerca con Google.

Come direbbe oggi Antonio Cederna: “Esistono rappresentanti delle istituzioni, organi di tutela, statali, comunali, provinciali, cui manca spesso la cultura e l'intelligenza, cui manca sempre l'iniziativa e la forza di intervenire”.   E adesso iniziamo il gioco delle scatole cinesi per capire chi sono i proprietari della discarica della Falcognana!!!!

La “SOFIR Società Fiduciaria e di revisione SRL” fa capo alla “Class Fiduciaria SRL” (51,33%), una ennesima società fiduciaria, a Cazzola Amedeo (24,33%) e a Venturi Alfonso (24,33%).

La “Class Fiduciaria SRL” fa capo alla “Ghirlandina Director e Trustee SRL” (100%), che a sua volta dipende da Pighi Francesco (67%) e Panico Paolo (33%). 
Pighi Francesco e Panico Paolo sono due importanti professionisti che hanno curato una pubblicazione su “Trust e attività fiduziarie” di IPSOA.

Ma perché scomodare due tra i maggiori esperti nazionali di trust e attività fiduciarie?

Perché i veri proprietari della Ecofer Ambiente Spa devono rimanere rigorosamente nascosti?

Ci sono forse dei politici tra i proprietari della nuova discarica di Roma?


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