Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

lunedì 5 agosto 2013

Rifiuti, Marino incontra in Comune i comitati anti discarica dell’Ardeatina



NOTA BENE: La battaglia per la non costruzione dell’inceneritore dei Castelli Romani e per la chiusura e la bonifica della discarica di Albano Laziale è prima di tutto una questione di civiltà. Interrare e bruciare rifiuti nel 2013 significa abbandonarsi ancora a logiche sostanzialmente preistoriche o spesso speculative nel trattamento dei rifiuti solidi urbani. 

I cittadini dei Castelli Romani si battono da anni a 360° in modo assolutamente civile 
(come è giusto e doveroso che sia) per far avviare nel loro comprensorio un ciclo virtuoso dei rifiuti basato su raccolta differenziata porta a porta e riciclo a freddo con recupero di materia.  

Cose assolutamente possibili ed economicamente convenienti per molti, 
in primis per amministratori e cittadini.  

Una battaglia durissima e spinosa condotta per la legalità, 
per la salute pubblica e, soprattutto, 
nel vero ed unico interesse della comunità.   

Ogni vita umana ha un valore estremo e alta dignità, 
va pertanto protetta la sua salute e va protetto, quindi,
 l’ambiente nel quale essa vive.  

Sviluppo si, quello vero però!  
Fuori inceneritori e discariche dai Castelli Romani.  

In Campidoglio gli abitanti della zona e parte di coloro che sabato avevano manifestato ai Fori contro il previsto arrivo di tonnellate di indifferenziata a Falcognana
ROMA – fonte articolo clicca qui- Rifiuti, il giorno dell’armistizio. 

Dopo gli scontri in piazza, nel corso della manifestazione di protesta giunta a «guastare» la festa per la pedonalizzazione dei Fori, lunedì 5 agosto potrebbe essere la giornata della tregua fra il Comune di Roma e i comitati che si battono contro la creazione di una super discarica (ma un sito di conferimento esiste già nella zona, come ha sottolineato il presidente della Regione Lazio) a Falcognana. Il sindaco Ignazio Marino ha incontrato in tarda mattinata – in una visita privata – i rappresentanti dei movimenti anti discarica della zona di Agro Romano vicina all’Ardeatina.

In Campidoglio è giunto anche il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e all’incontro ha preso parte anche il presidente del IX Municipio, Andrea Santoro.

RAGIONARE INSIEME – Obiettivo del primo cittadino della Capitale è ragionare insieme ai residenti – che erano scesi in piazza già il 30 luglio- sulla reale portata del progetto di discarica presentato pochi giorni fa dal commissario ai Rifiuti Goffredo Sottile . Ma le posizioni sono distanti. Già venerdì 2 agosto il presidente del IX Municipio Santoro aveva incontrato l’assessore all’Ambiente Estella Marino, che gli aveva sottoposto il documento in cui il Prefetto indica il km 14 della Ardeatina come «idoneo a ospitare la nuova discarica della città», ed aveva commentato con durezza: «La relazione conclusiva del commissario per l’Emergenza Rifiuti è superficiale, approssimativa e non fa cenno a problematiche rilevanti del territorio, prima fra tutte la viabilità».

TIR E CAMION AMA VIETATI – Il minisindaco ha annunciato che, con una direttiva della giunta municipale, verrà applicata l’ordinanza emessa dalla Provincia di Roma nel dicembre 2012 che vieta il transito di mezzi pesanti dal Santuario del Divino Amore al ponte della Falcognana: «Dal 27 agosto i Tir non potranno più circolare su questo tratto della via Ardeatina – ha detto Santoro – mi appello agli organi di informazione perchè possano diffondere questa notizia». Di fatto, significa che neppure i compattatori Ama potrebbero passare su quella strada : un ostacolo tecnico, e legale, al futuro arrivo di tonnellate di rifiuti trattati nel sito che dovrebbe sostituire la ormai esaurita discarica di Malagrotta.

VERTICE PACIFICATORE – Lunedì, dunque, il vertice in Campidoglio che si spera pacificatore, con lo stesso Santoro che riconosce, ringraziando l’assessore Estella Marino, «il Comune di Roma è l’unica istituzione che ha prestato ascolto al IX Municipio e ai suoi cittadini». Martedì 6, lo stesso minisindaco invierà all’assessore all’Ambiente «tutte le osservazioni alla relazione di Sottile che motivano la nostra ferma contrarietà alla realizzazione della discarica» in zona Ardeatina.
SITO GIA’ AUTORIZZATO – «Con il massimo della serietà stiamo verificando la soluzione individuata dal prefetto Sottile – interviene l’asessore Estella Marino -, rispetto alla quale siamo chiamati ad esprimere un parere. La proposta fa riferimento al sito di Falcognana, sito già autorizzato per il conferimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, e ad oggi già in esercizio. Pertanto appare totalmente strumentale la presenza di Alemanno sabato sera alla notte dei Fori, come capo simbolico della protesta, visto che nel 2009 all’interno dell’iter del procedimento autorizzativo della discarica, pur interpellato, il Sindaco Alemanno non sollevò alcun rilievo o prescrizione». «Evidentemente allora – conclude l’assessore all’Ambiente – l’autorizzazione della discarica non era di interesse politico».

DAI METALLI ALL’INDIFFERENZIATA – Sul piede di guerra restano comunque i consiglieri di opposizione: la questione del divieto ai mezzi pesanti sull’Ardeatina «dovrebbe far riflettere Zingaretti e Marino per cambiare l’atteggiamento che hanno avuto finora sulla proposta del commissario Sottile di trasformare la discarica per metalli della Falcognana in discarica per i rifiuti», sottolineano In una nota congiunta Luciano Ciocchetti e Francesca Barbato, leader e esponente di Idee Popolari, e Ignazio Cozzoli, consigliere comunale della lista civica Cittadini x Roma.

Associazione DifferenziaTi
 

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