Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 30 agosto 2013

Il gioco di DISCARICOPOLY per prendere in giro la Commissione Europea

Mentre assistiamo sbalorditi e inermi alla più grave crisi diplomatica dell’Italia con gli Stati Uniti in merito all’eliminazione della casella “Prigione” dalla nuova versione  del gioco del “Monopoly”, con tanto di viva e vibrante comunicazione di sette deputati del PD al sorpreso e incredulo ambasciatore statunitense di Roma, nella capitale del Paese si sta giocando l’ennesima partita del gioco “Discaricopoly”.



Il gioco di “Discaricopoly” è stato inventato dai politici italiani (Polverini, Alemanno & Zingaretti) per prendere in giro la Comunità Europea in merito alla chiusura definitiva della discarica di Malagrotta.
Ogni volta che si avvicina la data della chiusura definitiva della discarica di Malagrotta, i politici di turno fanno finta di aver individuato una nuova discarica, ma chiedono all’Europa l’ennesima proroga pro-tempore per la discarica di Malagrotta.

Nel caldo agosto 2008 Togni (allora Capo del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma, esperto di logge segrete e d’affari) ha rivelato la verità ai comitati locali: “la discarica di Malagrotta verrà innalzata di altri 10 metri e sarà in funzione per ulteriori 15 anni”.
Le parole di Togni sono state profetiche: ad oggi sono già 5 anni che le istituzioni fingono di cercare una soluzione alternativa alla discarica di Malagrotta, scegliendo di volta in volta soluzioni sbagliate ed inverosimili (Villa Adriana, Riano, Pian dell’Olmo, il Divino Amore, eccetera).

Di fatto le continue proroghe della discarica di Malagrotta servono solo a prendere in giro la Commissione Europea.
Sul gioco di “Discaricopoly” sono riportate le località di Roma e della sua provincia (Villa Adriana, Malagrotta, Divino Amore, Colosseo, Stazione Termini, Piazza Navona, Piazza Montecitorio, Fontana di Trevi, Laghetto dell’Eur, Riano, Albano Laziale, Pomezia, Fiumicino) e il politico di turno, oppure un tecnico appositamente nominato (oggi il Commissario Straordinario, il vecchio prefetto in pensione Goffredo Sottile, appositamente scelto da Monti in base al curriculum in quanto tra i principali corresponsabili della disastrosa gestione dei rifiuti in Campania), prova a scegliere a caso una delle località indicate nel gioco di “Discaricopoly”, generando il panico nella popolazione locale, che è costretta ad organizzare una viva e vibrante contestazione.

I risultati del gioco di “Discaricopoly” sono disastrosi:
  • a Roma e nel Lazio è stato scelto un vecchio e superato modello di gestione fatto di discariche che inquinano (vedi Malagrotta) ed inceneritori che non funzionano (vedi Malagrotta), il tutto concentrato nelle mani del signor Cerroni;
  • a Roma e nel Lazio non decolla la raccolta differenziata, che rimane molto al di sotto dei limiti minimi previsti dalla legge;
  • a Roma e nel Lazio i cittadini pagano di conseguenza le tariffe più alte d’Italia (e forse del mondo) per la gestione rifiuti.
A Roma e nel Lazio i cittadini e i loro comitati sono in linea con le indicazioni della Commissione Europea (forte impegno sulla raccolta differenziata e superamento delle discariche e degli inceneritori entro il 2020), mentre la misera classe politica romana rimane in affari con il signor Cerroni tramite AMA e ACEA per una politica tutta discariche ed inceneritori.

Sarà opportuno riportare i nostri amministratori dal gioco di “Discaricopoly” al mondo reale, denunciandoli alla Corte dei Conti per il danno erariale determinato da questa disastrosa gestione dei rifiuti.


ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO
I giochi sporchi sulla nuova discarica di Roma 
Chi sono i proprietari della nuova discarica di Roma?
Per la Corte dei Conti una scarsa raccolta differenziata è danno erariale 
La raccolta differenziata crea sviluppo e occupazione 


http://sotto-terra-il-treno.blogspot.it 

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