Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 13 aprile 2012

Corteo sabato 14 Aprile

Il consiglio di stato con una sentenza tutta politica ha ribaltato le delibere del TAR che bloccavano il progetto dell'inceneritore. Il contenuto è gravissimo: i comitati non hanno la legittimità di ricorrere, le decisioni sono totalemnte delegate ai governanti, le popolazioni non possono decidere sul proprio futuro e sulla propria vita.
NON FACCIAMOCI CALPESTARE.

Corteo NO Inceneritore,
Sabato 14 aprile h. 15:30,
Partenza da Piazza Mazzini, Albano.

Chi venisse da Roma può prendere il treno delle 14:06 dalla stazione termini per Albano o arrivare in macchina percorrendo la via Appia.

Il corteo si terrà indipendentemente dalle condizioni meteo,
data l'impossibilità da parte della CoEMa di accedere ai fondi CIP6 ci sarà tempo per ulteriori proteste,
ora è necessario dare una risposta immediata a chi ci vuole passivi/e a subire le decisioni di chi specula sulla nostra pelle.

leggi i volantini di lancio:
(1) argomentazioni generali
(2) commento alla sentenza (3) i 26 punti contro l'inceneritore


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