Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

mercoledì 11 aprile 2012

La Via Crucis della mondezza ad Albano Laziale


ATTENZIONE. SABATO 14 APRILE CORTEO CITTADINO NO INCENERITORE CASTELLI ROMANI, LA CITTADINANZA TUTTA E’ CHIAMATA ALLA MOBILITAZIONE. ORE 15:30 DA PIAZZA MAZZINI, ALBANO LAZIALE. (Fonte articolo, clicca qui) Paolo Simonini del coordinamento Rifiuti zero per il Lazio è al quinto giorno dello sciopero della fame. Non importava che domenica ricorresse la celebrazione della Pasqua e molte famiglie fossero riunite intorno la tavola; a stomaco vuoto lui portava la “croce della mondezza” nelle piazze dei paesi considerati idonei ad ospitare nuove discariche dopo la chiusura di Malagrotta. Sabato a Pizzo del Prete, domenica a Riano, Corcolle ed Albano, a Pasquetta a Malagrotta: un tour di protesta tra i luoghi individuati dal Ministero dell’Ambiente nel Piano Regionale dei Rifiuti. La manifestazione dopo questo percorso tornerà davanti al Ministero in attesa delle decisioni del ministro Corrado Clini sul nuovo sito che sostituirà “l’ottavo colle”. Un percorso, per esibire nelle piazze la preoccupazione per l’ambiente e la salute, per manifestare l’insofferenza verso discariche ed inceneritori come uniche soluzioni possibili al problema emergenza rifiuti nel Lazio e per ribadire che la raccolta differenziata porta a porta, la riduzione dei rifiuti e il riciclo sono la via maestra per evitare l’emergenza. “Sono salito sulla croce per esprimere la mia preoccupazione e lottare per il futuro dei miei figli – ha dichiarato Paolo Simonini –. Ogni giorno un cittadino salirà sulla croce per protestare contro la costruzione di nuove discariche e inceneritori su tutto il territorio del Lazio. La “croce della mondezza” è il simbolo di tutti quei cittadini che da tempo si ritrovano crocifissi dalla vertenza sui rifiuti del Lazio e che chiedono al Ministro Clini di attuare la strategia rifiuti zero. Ridurre, differenziare e riciclare: questo è ciò che chiediamo al ministro Clini, alla Regione, al Comune di Roma. Il mio sciopero della fame durerà fino a giovedì 12, non posso rassegnarmi, senza combattere”. A ribadire la loro contrarietà alla politica delle discariche e degli inceneritori, anche il coordinamento dei “No Inc” di Albano con Daniele Castri e Simone Carabella, che hanno chiamato nuovamente a raccolta i cittadini sabato 14 Aprile per protestare contro la sentenza espressa dal Consiglio di Stato il 22 marzo scorso, con la quale sono state sbloccate le procedure per la realizzazione dell’inceneritore di Albano.

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