Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

mercoledì 2 ottobre 2013

“In bocca chiusa non entrano mosche”.

Eco-Balla di lunedì 30 settembre 2013.
L’irresponsabilità del Sindaco di Albano, Nicola Marini. 


“SINDACO, VERGOGNATI !  LASCIATECI .. RESPIRARE”. 
(In foto, notte tra il 27 e il 28 settembre, ore 00,30 circa, striscione esposto dai residenti, rivolto al sindaco di Albano)

In questi ultimi mesi, il fetore proveniente dal centro di trattamento della “monnezza” dei Castelli Romani e della “MONNEZZA” ROMANA, noto come discarica di Roncigliano, è arrivato nel centro storico di Albano e di altri comuni limitrofi:  Ardea, Pomezia, Castel Gandolfo, Genzano, Ariccia, etc.
 
I miasmi della spazzatura indifferenziata si avvertono distintamente soprattutto la mattina, alle prime luci dell’alba, e la sera, dopo il tramonto.
 
Esasperati dall’olezzo insopportabile che si sprigiona al VII invaso, la settimana scorsa i residenti hanno provato, per tre sere consecutive (24, 25 e 26 settembre), a mettersi in contatto diretto (cellulare) col “primo cittadino” di Albano, NICOLA MARINI, che si è sempre negato, al telefono e di persona. 

Gli ispettori della Asl RM-H, viceversa, già la sera del 24 settembre, sono intervenuti sul posto “come richiesto dalle forze dell’ordine presenti in discarica, Polizia e Carabinieri” (prot. n.86254 del 25.9.2013). 
Eppure il sindaco NICOLA MARINI, era stato tempestivamente informato della situazione, insieme al consigliere delegato ai rifiuti LUCA ANDREASSI, al Presidente del Consiglio comunale MASSIMILIANO BORELLI e ad altri consiglieri comunali. 

I dirigenti della Asl Rm-H hanno prontamente verbalizzato di “aver percepito odori acri, forti e pungenti provenienti dalla discarica e apprezzabili nell’area limitrofa” e che “varie persone erano state colte da malori”:  un evento, chiosano i responsabili della Asl Rm-H, di interesse “IGIENICO-SANITARIO”.  Verbale inviato, con notizia di reato, alla Procura di Velletri: 
Questo il verbale della Asl RMH:  http://comune.albanolaziale.rm.it/.../download/Prot41330.pdf 
Solo la mattina del 25 settembre, il dirigente dell’Area Ambiente del Comune di Albano, FERDINANDO FARRO, si è LIMITATO a portare a conoscenza della Regione Lazio, dell’Arpa Lazio e della Provincia di Roma “segnalazioni della cittadinanza relative al cattivo odore” e a richiedere “di voler espletare indagini sulle circostanze di quanto lamentato”, inviando per conoscenza (!?), questo stesso documento, anche al sindaco Nicola Marini che resta così estraneo, formalmente, da tutte le RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVE del caso. 

Anche le sera di mercoledì 25 e di giovedì 26 settembre, i residenti hanno provato, subito dopo il calar del sole, appena il tanfo della monnezza è divenuto di nuovo insopportabile, a contattare direttamente (al cellulare) il sindaco e altri consiglieri. 


Il sindaco NICOLA MARINI ha, però, risposto di nuovo picche.
Eppure il sindaco è (al pari della Asl) Autorità Sanitaria Locale 
(art. 32, legge n. 833/1978) e può, in caso di EMERGENZE SANITARIE e di IGIENE PUBBLICA (art. 117, legge n. 112/1998), emanare ordinanze urgenti.
Attraverso delegati della Polizia Municipale e dell’Ufficio Ambiente, inoltre, in qualità di ufficiale e/o agente di polizia giudiziaria, di polizia amministrativa e di polizia dell’ambiente, potrebbe (e dovrebbe) svolgere funzioni di controllo, verifica, verbalizzazione e sanzione.
 
D’altra parte, vanno rilevati, ancora:
1) L’assenza di verifica delle risultanze del PESO di TUTTI gli automezzi in entrata ed uscita dalla locale discarica, per accertare che la spazzatura romana non venga interrata nel VII invaso.
 
2) La responsabilità di aver votato il 19 dicembre 2012, in giunta comunale, l’avvio della CARATTERIZZAZIONE ESTERNA della discarica – da ultimare in 4mesi - che non è stata ancora portata a termine.
 
3) L’imprudenza nel lasciare inevasa la richiesta di caratterizzazione INTERNA della discarica, avanzata dall’Arpa Lazio a novembre 2011.
 
4) La complice passività riguardo i dati Arpa, relativi alle analisi ordinarie dei pozzi-spia interni alla discarica, che secondo la legge 36/2003 debbono essere compiute annualmente e che, viceversa, mancano dal lontano settembre 2011.
 
5) La sconsideratezza mostrata in occasione dell’accesso agli atti relativo alla convenzione preliminare Coema-GSE (tale accesso era indispensabile affinché la costruzione dell’inceneritore non avvenga coi fondi pubblici)
 
6) La scriteriatezza mostrata in occasione del ricorso alla CEDU.
 
7) L’incapacità di fare squadra con gli altri sindaci di bacino dei Castelli Romani.
 
I residenti, nella serata di venerdì 27 settembre, alle ore 21,50 circa, in “punta di piedi”, nel massimo del rispetto, sono andati a suonare (una sola volta, con estrema accortezza) a casa del sindaco NICOLA MARINI, per chiamarlo in causa di persona. 

Appena appresa la notizia della sua assenza, tramite l’intermediazione del Consigliere Comunale Salvatore Tedone, gli stessi hanno formalizzato al sindaco, per telefono, la richiesta di un appuntamento urgente presso l’ingresso della discarica o in alternativa sotto la sede del Comune, che Marini ha di nuovo NEGATO SDEGNATO.
 
Per questo i residenti hanno deciso di aspettarlo sotto casa.
Ma NESSUNO, e dico NESSUNO, ha compiuto “aggressioni” nei suoi confronti (tra l’altro era scortato), come del resto correttamente riportato dal MESSAGGERO di ieri.
 
Il tentativo ero quello di coinvolgerlo DIRETTAMENTE nella situazione degli innegabili problemi “igienico-sanitari” (come ha sostenuto la Asl Rm-H) in corso di peggioramento nel TERRITORIO di sua PERTINENZA AMMINISTRATIVA.
 
Il tutto alla presenza della stampa.
I problemi portati all’attenzione del primo cittadino sono enormi, e riguardano la SALUTE PUBBLICA, e non si possono risolvere certo con la “LETTERINA “ dell’Ufficio Ambiente firmata SOLO (!) dal dirigente FERDINANDO FARRO  ..  http://comune.albanolaziale.rm.it/.../download/Prot41118.pdf
 
Il noto farmacista, NICOLA MARINI, poco dopo, si è recato in discarica, accompagnato dal vice-sindaco MAURIZIO SEMENTILLI e dal consigliere comunale VINCENZO SANTORO.  Nell’occasione, il sindaco, pur ravvisando il puzzo tremendo sprigionato dal VII invaso, si è ben guardato dal verbalizzare lo stato oggettivo del nuovo e ripetuto evento “igienico-sanitario”, o dal chiedere l’intervento della Procura della Repubblica. 

Poco dopo è tornato a casa. 


Ma, per nostra fortuna, apprendiamo che non serviranno, a Roncigliano, ulteriori indagini igienico-sanitarie da parte degli Enti pubblici competenti. 
Ne ulteriori controlli o verifiche. 

A chiudere la questione - parafrasando la battuta del celeberrimo personaggio del film di Benigni, amico di Jonny Stacchino – c’ha già pensato il delegato ai rifiuti LUCA ANDREASSI. 

Secondo lui, difatti, il vero problema, in discarica, 
è costituito dal: “VENTO”!


(LUCA ANDREASSI, FB, sabato 28.09.2013) 
“.. le particolari condizioni di inversione termica, tipiche di questi periodi di cambio di stagione, creano una situazioni di atmosfera stabile, che si traduce in aria stagnante e difficoltà di dispersione dei composti odorigeni presenti in atmosfera.  Sono fiducioso che il cambiamento delle condizioni climatiche e dei venti coinciderà con la fine del cattivo odore ..” 

Sindaco NICOLA MARINI: DIMETTITI!


Ma il sindaco Marini, l'avrà letto l'art. 250 del Testo Unico Ambientale, detto Decreto Matteoli? ART. 250 - (bonifica da parte dell'amministrazione)
 
1. Qualora i soggetti responsabili della contaminazione non provvedano direttamente agli adempimenti disposti dal presente titolo ovvero non siano individuabili e non provvedano ne' il proprietario del sito ne' altri soggetti interessati, le procedure e gli interventi di cui all'articolo 242 sono realizzati d'ufficio dal COMUNE TERRITORIALMENTE COMPETENTE e, ove questo non provveda, dalla regione, secondo l'ordine di priorità fissati dal piano regionale per la bonifica delle aree inquinate, avvalendosi anche di altri soggetti pubblici o privati, individuati ad esito di apposite procedure ad evidenza pubblica. 
Al fine di anticipare le somme per i predetti interventi le regioni possono istituire appositi fondi nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio. 
Questo è l'articolo postato diretamente dal sito della Camera dei Deputati: http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/06152dl4.htm#214
 "..A proposito del PESO dei rifiuti che entrano ed escono da Roncigliano dallo scorso 25 gennaio (decreto Clini/Sottile), riportiamo l'art. 190 della stessa legge.  MARINI, cosa aspetti a farti dare copia del peso della MONNEZZA che è transitata da Roncigliano .. ?" 
ART. 190 -  (registri di carico e scarico)
1. I soggetti di cui all'articolo 189, comma 3 hanno l'obbligo di tenere un registro di carico e scarico su cui devono annotare le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti, da utilizzare ai fini della comunicazione annuale al Catasto. I soggetti che producono rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g), hanno l'obbligo di tenere un registro di carico e scarico su cui devono annotare le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti. Le annotazioni devono essere effettuate:
 
a) per i produttori, almeno entro dieci giorni lavorativi dalla produzione del rifiuto e dallo scarico del medesimo;
 
b) per i soggetti che effettuano la raccolta e il trasporto, almeno entro dieci giorni lavorativi dalla effettuazione del trasporto;
 
c) per i commercianti, gli intermediari e i consorzi, almeno entro dieci giorni lavorativi dalla effettuazione della transazione relativa;
 
 d) per i soggetti che effettuano le operazioni di recupero e di smaltimento, entro due giorni lavorativi dalla presa in carico dei rifiuti.
 
2. Il registro tenuto dagli stabilimenti e dalle imprese che svolgono attività di smaltimento e di recupero di rifiuti deve, inoltre, contenere:
 
a) l'origine, la quantità, le caratteristiche e la destinazione specifica dei rifiuti;
 
b) la data del carico e dello scarico dei rifiuti ed il mezzo di trasporto utilizzato;
 
c) il metodo di trattamento impiegato.
 
 3. I registri sono tenuti presso ogni impianto di produzione, di stoccaggio, di recupero e di smaltimento di rifiuti, nonche' presso la sede delle imprese che effettuano attività di raccolta e trasporto, nonche' presso la sede dei commercianti e degli intermediari.  I registri integrati con i formulari di cui all'articolo 193 relativi al trasporto dei rifiuti sono conservati per cinque anni dalla data dell'ultima registrazione, ad eccezione dei registri relativi alle operazioni di smaltimento dei rifiuti in discarica, che devono essere conservati a tempo indeterminato ed al termine dell'attività devono essere consegnati all'autorità che ha rilasciato l'autorizzazione."
1. La parte quarta del presente decreto disciplina la gestione dei rifiuti e la ...bonifica dei siti inquinati anche in attuazione delle direttive comunitarie sui rifiuti, sui rifiuti pericolosi, sugli oli usati, sulle batterie esauste, sui rifiuti di imballaggio, sui policlorobifenili (PCB), sulle dis..." 

Cosa c'è che non si può e non si deve sapere del PESO di TUTTI gli automezzi che sono transitati da e per Roncigliano?  Le leggi citate forse sono sbagliate?  - http://www.camera.it/leg17/1 -

La questione era stata affrontata esaustivamente, del resto, anche dalla stampa:  http://castelli.romatoday.it/albano/conferenza-sindaco-contro-inceneritore.html
Tra l'altro, in un articolo si dice che: "tutta la documentazione che ha portato alla firma della Convenzione è presente all'interno del sito istituzionale, nella sezione Trasparenza Ambiente", e così non è. La delibera di giunta del 7 dicembre 2012, non è mai stata pubblica. Stessa cosa per la convenzione Irsa-Cnr e Comune di Albano, PERCHE'?
 
.. altro resoconto ci viene fornito da un altro noto aderente del  No-Inc altrcoltrechè Chimico  Aldo Garofolo:
Trascrivo questo riassunto efficace fatto da Peppe sull'ultima infernale settimana con Albano e i Comuni vicini sotto la cappa delle esalazioni venefiche della discarica di Roncigliano. 

"Tre nottate di presidio alla discarica di Roncigliano provocate da esalazioni "speciali" che hanno cacciato fuori di casa una popolazione pur avvezza agli odorini tipici di una discarica, con il dispiegamento costante di polizia e carabinieri che dopo un'iniziale identificazione intimididatoria hanno dovuto badare a proteggersi in qualche modo dalle mefitiche emissioni, un ricovero con ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale di Albano, malori vari, poi un primo intervento di tre ispettori del dipartimento di prevenzione dell'ASL RMH che non potuto fare altro che accertare la situazione con relativa comunicazione di reato alla procura di Velletri.  
Sin dal primo momento ha brillato per il suo RIFIUTO A COMPARIRE il sindaco di Albano, Nicola Marini che ha esplicitamente affermato che non avrebbe parlato con il Coordinamento e che comunque non aveva alcuna intenzione di adottare i provvedimenti propri della propria funzione.  
Questo rifiuto si è reiterato nei giorni successivi fino alla notte di venerdì quando la gente ha deciso di andare a trovare il sig. sindaco direttamente a casa sua.  Non avendolo trovato perchè impegnato in una cena di "beneficenza" presso i locali frati cappuccini, diverse decine di persone si sono disposte all'attesa, finchè dopo un ora circa il prode è giunto sempre accompagnato dai carabinieri, cercando di rientrare in casa senza fermarsi ad interloquire con chi di dovere.  
Dopo ore di sceneggiate del tipo "avete terrorizzato mia moglie e i miei figli ed i carabinieri provvederanno" e le giustificate reazioni popolari piuttosto su di tono, una colonna formata da diverse auto di regi carabinieri sindaco e assessori ha raggiunto discarica e il prossimo villaggio Ardeatino dove non potuto fare altro prendere atto delle esalazioni di mercaptani, acidi grassi solfuri ed altro, assolutamente incompatibili con l'esclusivo stoccaggio di frazione organica stabilizzata come recitano leggi e dispozioni.  
Malgrado i presenti abbiano offerto carta e penna, la suprema autorità del territorio si è formalmente opposta alla richiesta di stilare adeguato verbale della situazione. 

SI STA PENSANDO SERIAMENTE DI VISITARE LE ABITAZIONI 
DEI RESTANTI SINDACI DEL BACINO".

si legga anche la versione della Stampa Locale:  
E' ormai il tempo del pugno di ferro nei confronti dei semplici cittadini. Che non posso e non devono sbagliare.  La discarica di Manlio Cerroni, invece, non si tocca, mai.  Niente ordinanze, niente verbali, niente sanzioni .. tutto in regola a Roncigliano:  http://castelli.romatoday.it/albano/ordinanza-rifiuti.html  .. .. ..

dalla pagina fessbuck del nostro referente legale e sostenitore:

Daniele Castri

Nessun commento:

Posta un commento