Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

giovedì 24 ottobre 2013

“Piange i morti e frega i vivi.” Eco-balla di mercoledì 23 ottobre 2013.

 Eco-balla di mercoledì 23 ottobre 2013. 


Sottotitolo: lo scorso 25 aprile, in occasione del 68° anniversario della Liberazione, il sindaco Nicola Marini ha organizzato un corteo celebrativo ben distinto da quello dell’Anpi di Albano, perché non voleva “vedere in giro bandiere rosse” o “sentire cantare Bella Ciao".  Ora, giustamente, piange davanti a giornali e tv di mezzo mondo i morti trucidati dal nazi-fascismo. 
Ma ai vivi, invece, quand’è .. che comincerà a pensarci?

 

Non si tratta del film “Gli Uccelli” di Alfred Hitchcock, 
ma della discarica di Roncigliano. 

Difatti, centinaia e centinaia di gabbiani continuano a sostare, soprattutto la mattina presto e la sera, sopra il VII invaso. 

E il fetore violento che si sprigiona dalla discarica, soprattutto dopo il tramonto e fino alle prime luci dell’alba, continua ad essere insopportabile. 
Contraddicendo, nei fatti, le recentissime dichiarazioni del sindaco di Albano, Nicola Marini, e del consigliere delegato ai rifiuti, Luca Andreassi, che considerano “la situazione tornata alla normalità”. 
I 40 refertati dai locali pronto-soccorsi, solo nel corso delle ultime due settimane, sono l’ulteriore prova di un disastro igienico-sanitario ed ambientale in pieno corso di svolgimento, che nessuno ha il coraggio di affrontare e, soprattutto, risolvere. 

E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di controllare che il trattamento della spazzatura indifferenziata che arriva nel locale impianto TMB, avvenga secondo le modalità stabilite dalla legge? 

E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di verificare che nel VII invaso della discarica non finisca, come del resto previsto nel decreto Clini/Sottile, la spazzatura romana? 

E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di rendere pubbliche le risultanze del peso di tutti gli automezzi entrati ed usciti in discarica dallo scorso 25 gennaio? 
 
Sottotitolo: lo scorso 25 aprile, in occasione del 68° anniversario della Liberazione, il sindaco Nicola Marini ha organizzato un corteo celebrativo ben distinto da quello dell’Anpi di Albano, perché non voleva “vedere in giro bandiere rosse” o “sentire cantare Bella Ciao". Ora, giustamente, piange davanti a giornali e tv di mezzo mondo i morti trucidati dal nazi-fascismo. 
Ma ai vivi, invece, qu
and’è ...che comincerà a pensarci?

Non si tratta del film “Gli Uccelli” di Alfred Hitchcock, 

ma della discarica di Roncigliano. 

Difatti, centinaia e centinaia di gabbiani continuano a sostare, 

soprattutto la mattina presto e la sera, sopra il VII invaso. 

E il fetore violento che si sprigiona dalla discarica, soprattutto dopo il tramonto e fino alle prime luci dell’alba, continua ad essere insopportabile. Contraddicendo, nei fatti, le recentissime dichiarazioni del sindaco di Albano, Nicola Marini, e del consigliere delegato ai rifiuti, Luca Andreassi, che considerano “la situazione tornata alla normalità”.  I 40 refertati dai locali pronto-soccorsi, solo nel corso delle ultime due settimane, sono l’ulteriore prova di un disastro igienico-sanitario ed ambientale in pieno corso di svolgimento, che nessuno ha il coraggio di affrontare e, soprattutto, risolvere. 

E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di controllare che il trattamento della spazzatura indifferenziata che arriva nel locale impianto TMB, avvenga secondo le modalità stabilite dalla legge? 

E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di verificare che nel VII invaso della discarica non finisca, come del resto previsto nel decreto Clini/Sottile, la spazzatura romana? 

E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di rendere pubbliche le risultanze del peso di tutti gli automezzi entrati ed usciti in discarica dallo scorso 25 gennaio? 

E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di fare in modo che la salute dei cittadini venga opportunamente tutelata? 

Eppure il sindaco di Albano, Nicola Marini, ed il suo delegato, Luca Andreassi, territorialmente ed amministrativamente competenti, sabato scorso 19 ottobre non sono passati al presidio in discarica. 
Sono arrivati però, a portare solidarietà, altri sindaci, appartenenti a schieramenti politici contrapposti. A dimostrazione dell’assoluta trasversalità e, ancora peggio, gravità del problema. 
C’erano, in particolare, il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini, di Ardea Luca di Fiori e di Ariccia Emilio Cianfanelli. 

Che, forse, saranno presenti 
anche al corteo di sabato prossimo. 




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