Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 30 aprile 2010

".. NUCLEARE A LATINA ? .. NO GRAZIE .."

leggo su ".. il caffè di Latina .." :

MENTRE IN ITALIA SI CONTINUANO A "NASCONDERE LE CARTE SEGRETE",
DA INTERNET VIENE LA TRISTE CONFERMA DI QUANTO GIA DECISO ..
GLI INGLESI CONFERMANO:  ".. NUCLEARE A LATINA .."

Nonostante gli ennesimi accordi siglati nei giorni scorsi tra Italia e Francia, la partita per il ritorno all'energia nucleare è gia segnata. Le centrali nucleari si faranno, dice il governo, ma l'elelenco dei luoghi è segreto, ma nemmeno troppo ..

E' una partita che si giocherà tutta nella nostra regione (e nelle confinanti Campania e Toscana).
E' una partita che si sta giocando a porte chiuse cioè senza informazione all'esterno.
E' una partita dove risulterebbe che ha gia vinto il sito di Latina.

Ufficialmente non esistono ancora documenti pubblici (almeno in lingua italiana) sulla localizzazione dei siti per i nuovi reattori, qualcuno a livello internazionale, sa gia da tempo che la scelta ricadrà tra:
Latina, Garigliano (nel comune di Sessa Aurunca) e Montalto di Castro (ultimo comune laziale ai confini con la Toscana).

Il documento è scritto in inglese ma è evidente la fonte nostrana visto che vi compaiono notizie sconosciute ai più. Si tratta dell'ultimo aggiornamento sull'evoluzione dell'energia nucleare in Italia, curata dalla World Nuclear Association (a cui fanno capo esperti internazionali), che sul proprio sito internet (www.world-nuclear.org) ha una rubrica chiamata  ".. la rinascita del nucleare ..".

La frase in questione recita così:  .. il governo ha introdotto nel febbraio 2010 un pacchetto di leggi sul nucleare, incluse misure per la ripartenza della ricerca nucleare e il suo sviluppo, per licenziare velocemente (dar licenza ..) ai nuovi reattori nei siti degli impianti nucleari gia esistenti, oltre a facilitarne la licenza su nuovi siti. I nuovi reattori degli impianti ENEL saranno costruiti in uno o più dei tre siti licenziati: Garigliano, Latina o Montalto di Castro. Come mai un'indicazione tanto sconosciuta quanto precisa? il punto da comprendere per svelare l'arcano sta proprio nel "licensed sites" ..
Nel dibattito avviatasi da un paio di anni a questa parte sul ritorno all'energia nucleare nel nostro paese si è sempre parlato di un numero di potenziali siti molto maggiore .. invece questo aggiornatissimo documento ne indica solo tre e la ragione c'è .. si trova nelle varie sviste .. dimenticanze passate e/o nuove procedure .. che hanno portato ad essere questi siti in "pole position" ..  Tra questi strani passaggi vi è stato quello che ha dichiarato lo "stato d'emergenza dei siti nucleari e per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi" del 2003. Quella dichiarazione (ennesima inesistente emergenza) ha prodotto come unico risultato l'autorizzazione alla costruzione del deposito "provvisorio" dei rifiuti radioattivi presso il sito di Borgo Sabotino.
Costruzione attualmente in corso da circa un anno (unica in Italia) alla quale dovrebbe seguire la costruzione del deposito gemello presso la centrale del Garigliano, anch'esso autorizzato con identica procedura d'emergenza dove però i lavori ancor devono iniziare.

Le autorizzazioni per i depositi degli altri due siti nucleari  (Trino e Caorso)  sono ancora di là a venire.
Per questo motivo Latina e Garigliano avranno ormai per sempre una destinazione d'uso nucleare.
Da Qui quel "licensed sites" della World Nuclear Association: gli altri sono attualmente fuori gioco .. tranne uno. Montalto di Castro infatti rientrerebbe in gioco per una svista.
Doveva essere la sesta centrale nucleare italiana ad entrare in funzione .. la più grande in assoluto.
Dopo i Referendum del 1987 .. che avrebbero dovuto decretare l'uscita dall'esperienza nucleare del nostro paese .. il sito di Montalto di Castro è stato riconvertito in una centrale elettrica policombustibile, che risulterebbe pperò sottoutilizzata a causa degli enormi costi di gestione.
Per questo sembra che l'ENEL .. proprietaria della centrale .. sia intenzionata a riconvertire ulteriormente almeno una parte dell'impianto riportandolo ad una produzione da fonte nucleare.
Questo visto che il "licensed site" non sarebbe mai stato ritirato.

DOVE FARANNO LA NUOVA CENTRALE NUCLEARE ?

Garigliano è di fatto fuorigioco da quando a seguito del terremoto nell'Irpinia del 1980 la zona è stata dichiarata sismica (c'è infatti il rischio che la ciminiera dell'impianto possa cadere sul vecchio reattore)
va bene un "deposito provvisorio" realizzato con criteri antisismici ma un nuovo reattore è un altro paio di maniche; Montalto di Castro insieme alla vicina Civitavecchia rappresenta attualmente il più grande polo di produzione energetica .. e del relativo inquinamento .. italiano. Oltre al petrolio, al carbone e (potenzialmente) al combustibile da rifiuti (CDR), i residenti e gli amministratori locali accetteranno di buon grado anche l'uso dell'Uranio ? Difficile crederlo ..!
Dunque proprio Montalto di Castro, che viene dato per il momento in testa,
ha delle incompatibilità oggettive e politiche.
In questo modo .. per manifesta inferiorità dell'avversario .. la partita verrebbe vinta da Latina ..
città con note tradizioni ad accettare "servitù" sul proprio territorio a causa di una sua endemica propensione al servilismo

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