26 BUONI MOTIVI PERCHE' DICIAMO NO
AL “TERMOVALORIZZATORE” – GASSIFICATORE-
INCENERITORE DI ALBANO
Ricordiamo ancora alla Cittadinanza i 26 punti che il Coordinamento contro l'Inceneritore di Albano ha presentato nel 2009 alla Regione Lazio, opponendosi al progetto di costruzione di quello che sarebbe il Mostro più grande d'Europa:
1- L'impianto proposto dal Co.E.Ma brucerebbe il Cdr, (combustibile da rifiuti) consistente in materiali come
carta, plastica, legno, che invece sono riciclabili al 100% ;
2- Per raggiungere le temperature di esercizio l'impianto ha bisogno di utilizzare 10mila tonnellate di carbon-coke all'anno;
3- La combustione genera inquinanti di natura diversa: ossidi di azoto, zolfo, diossine, furani, nanoparticelle tossiche. Non esistono filtri per trattenere le polveri sottili (cosiddette Pm3);
4- Consuma quantità d'acqua non compatibili con le risorse del territorio, già in dissesto idrogeologico;
5- Richiede ulteriori discariche: siti di stoccaggio speciali per rifiuti altamente tossici (i residui della combustione ed i filtri per le polveri grossolane);
6- Impiega il brevetto Thermoselect, sperimentato in Ue in due impianti, entrambi chiusi dalla Magistratura;
7- Il rilascio di inquinanti comprometterebbe i marchi Doc e Dop locali e la vocazione agricola dell'area, nonchè tutta la produzione tipica enogastronomica a denominazione “Colli Albani”;
8- I venti trascinerebbero le polveri fino a 7 Km di distanza, interessando un abitato di 250mila persone;
9- Sorgerebbe a ridosso di vari insediamenti abitativi. A 200 metri dal centro, a 600 dalle scuole locali;
10- Verrebbe costruito a breve distanza dal Policlinico dei Castelli, il cui progetto è stato già messo in gara, e per il quale già sono stati stanziati fondi;
11- Contraddice le indicazioni del Piano Paesaggistico che classifica il sito come zona agricola di pregio;
12- Non tiene conto della sismicità dell'area, né rispetta la normativa regionale sulle distanze dall'abitato;
13- Raggiungendo temperature di esercizio di circa 2.000 gradi, l'impianto è incluso tra quelli pericolosi di prima categoria;
14- Brucerebbe 160mila tonnellate di Cdr l'anno, il doppio di quanto prodotto dai comuni dell'ambito territoriale;
15- Produrrebbe una quantità irrisoria di energia elettrica, funzionale solo a riscuotere truffaldinamente i Cip 6 e i Certificati Verdi;
16- Non deriva da una scelta di piano di Governo ma è frutto dell'offerta di un privato (Manlio Cerroni) interessato al suo personale profitto;
17- Il progetto,e la realizzazione dell'impianto sono privi di gara d'appalto;
18- L'iter autorizzativo è stato forzato sospendendo l'efficacia della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale);
19- La Conferenza dei Servizi non ha tenuto conto delle posizioni degli Enti Locali e della ASL;
20- Incomberebbe su una discarica già sanzionata dalla Magistratura per provato inquinamento delle falde;
21- La documentazione consegnata dall' ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) sullo stato delle falde acquifere fornisce dati non coerenti;
22- Il raffreddamento ad aria non ha riscontro nella letteratura scientifica né giustificazione tecnica plausibile;
23- Comprometterebbe irreversibilmente la vocazione agricola e turistica del territorio dei Castelli Romani;
24- E' stato violato ogni corretto rapporto con la cittadinanza, inteso come partecipazione e coinvolgimento;
25- Raccoglie l'unanime ostilità di cittadini, enti Comunali, Asl e di diverse categorie produttive;
26-E' una proposta che graverà sulle tasche dei cittadini. Le conseguenze dell'inquinamento saranno sia ambientali che sanitarie;
SABATO 14 APRILE 2012
ALBANO LAZIALE- Partenza da Piazza Mazzini ore 15.30
CORTEO







Apprendiamo con sgomento la sentenza del consiglio di stato che di fatto autorizza la costruzione dell'inceneritore di Albano. Come al solito la volontà popolare viene ignorata , la dignità dei cittadini e dellle cittadine, che vivono questi territori e che da quattro anni portano avanti questa vertenza, viene calpestata in nome di una presunta utilità sociale di questo spaventoso ecomostro. Viene da chiedersi, con l'amaro in bocca, utile a chi? al signor Cerroni, "il re della monnezza" che di discariche e inceneritori ha costruito il suo business (Malagrotta docet), e senza dubbio è utile ai vari politicanti di turno, da Alemanno, alla Polverini e al suo predecessore Marrazzo, che continuano a proporre una gestione dei rifiuti vecchia e obsoleta fatta di discariche e inceneritori in un territorio, come quello dei castelli, già DEVASTATO da una speculazione edilizia che non conosce limiti, dalla presenza di numerose industrie e dalla tristemente nota discarica di amianto. Dell'incompetenza e del malaffare di pochi dovranno pagare donne, uomini, bambini, animali le cui grida di rabbia e di indignazione si vorrebero mettere a tacere. NOI NON GLIELO PERMETTEREMO!Andiamo avanti, la vertenza non muore certo qui ma anzi continuerà con ancora più forza!solo uniti tutti e tutte potremo impedire la devastazione dei nostri territori! Sul nostro sito web continueremo ad aggiornavi sule prossime iniziative ed assemblee pubbliche per decidere insieme come continuare la mobilitazione.
