Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

domenica 18 marzo 2012

No all’inceneritore .. blocchiamolo Ora!

Ad oggi la V sezione del Consiglio di Stato che si sta occupando dell'inceneritore di Albano non ha ancora pubblicato la relativa sentenza. Le affermazioni del ministro Clini costituiscono perciò: "violazione del segreto istruttorio" .. "violazione di segreto della Camera di Consiglio" e integrano ipotedi di "abuso di potere". Chiediamo al ministro Quali siano le "vie brevi" che sostengono queste affermazioni e di conoscere il numero della sentenza e la relativa data di pubblicazione che, secondo i termini di legge, ancora non ha avuto luogo.


(Fonte articolo, clicca qui) Polizia locale e Carabinieri erano già lì, nella bella piazza Costituente di Palazzo Savelli quando, giovedì 15 marzo dopo le 16.30, sono cominciati ad arrivare i rappresentanti del Coordinamento No-Inc. Avevano pure le bandierine nuove e un nuovo striscione con la scritta illuminante “’No all’inceneritore, blocchiamolo ora!’ ma le facce erano quelle di sempre, solo più stanche perché gli anni passano e le lotte logorano. Ma intanto i ragazzi sono cresciuti e sono forza nuova. “Oggi ci troviamo qui per queste simpatiche novità”, e già col primo intervento si ripassano gli ultimi incredibili sviluppi di un processo a tinte gialle e nere. Ormai si va a voci di corridoio, indiscrezioni e messaggi subliminali, qui lo dico e qui lo nego, ‘vie brevi’ e procedure sbloccate in gran segreto. Nel grosso pollaio razzola di tutto e c’è chi tira il collo e chi butta mangime. “Una violazione macroscopica” continua così l’intervento, “non esistono ragioni che possano giustificare la proposta di Cerroni sull’inceneritore”. E il povero Cerroni torna sempre in ballo, e anche se è un ballo di gruppo lui si prende sempre tutte le attenzioni. Chissà perché. E si parla con i piedi per terra, senza salire su palchi inesistenti, di pressioni e allettamenti, ma nessuno vuole credere a tale vergognosa ipotesi che sta circolando sempre più insistente.

“Qui non si sa niente. È la follia più totale. L’amministrazione non può contare sul fatto che la gente rimanga in silenzio. Qui c’è gente che prende a schiaffi la popolazione italiana. È tutta colpa nostra, imbecilli e addormentati, altrimenti non saremmo arrivati a questo punto”. La parola al chimico, e Aldo Garofalo passa a illustrare un quadro clinico che non piace riferire, ma che si prospetta atroce specialmente per bambini e donne vivendo in determinate condizioni, respirando sostanze cancerogene che ti entrano dalla finestra col primo sole. E via con la descrizione di ciò che succede alla terra, all’acqua, all’aria, insomma alle fonti vitali, con la discarica obsoleta che accoglie tutto indifferentemente e lo rilascia sotto forma di veleni. “Inquinamenti in falda, accumulo di percolato raccolti in due cisterne sotto gli invasi, materiali tossici e nocivi che vanno da qualche parte”.

Parla l’avvocato Daniele Castri, referente legale del Coordinamento NoInc, e rifà le tappe che da anni segnano un percorso irto di ostacoli e disseminato di trappole da cui ogni volta si esce indenni ma subito c’è pronto qualche altro pacchetto da srotolare, e in questo lungo stillicidio regga chi può in attesa dei tempi della Giustizia. Ma cosa si sta combattendo, la discarica fuorilegge o la paventata costruzione dell’inceneritore più grande d’Europa – ma che bel primato! – mentre ancora non ci si organizza per la raccolta differenziata? “Le cose sono strettamente collegate”, è la risposta di Castri. “Entrambe rappresentano una modalità per lo smaltimento dei rifiuti folle e anacronistica. L’alternativa è la raccolta differenziata porta a porta associata al riciclo e al riuso”. Semplice, no? E che ci vuole, con tutti gli interessi di cui è farcita la monnezza laziale? Ma Castri non dispera: “Aspettiamo fiduciosi la sentenza del Consiglio di Stato”.

(Fonte articolo, clicca qui) La bella idea la sfornò Piero Marrazzo, ex governatore del Lazio e commissario straordinario per la gestione dei rifiuti, che scelse il comune di Albano per la costruzione del quarto impianto d’incenerimento, altrimenti detto termovalorizzatore. Questo nel 2006. L’idea fu raccolta da tanta altra brava gente fra cui un Grande Imprenditore già operativo sul territorio dai lontani anni ’70. Se producesse cioccolatini e maccheroni il Grande Imprenditore avrebbe fatto tutti felici, il suo giro di affari abbraccia tutti i Continenti, ma altra è la materia di cui si occupa: monnezza che produce monnezza. La formula è collaudata e vincente: si punta all’emergenza rifiuti e poi s’impone la soluzione che è peggiore del male. Fra la macchina infernale e la costruzione del nuovo inceneritore di Albano, il Coordinamento No-Inc che non si arrende e porta avanti la sua civilissima battaglia legale autofinanziandosi da anni. Crede e vuole continuare a credere nella Giustizia, nell’equità del Consiglio di Stato che deve emettere la sentenza definitiva. E intanto si vive all’erta, dormendo con un occhio solo.

 IL GOVERNO MONTI DOPO AVER SOSPESO LA DEMOCRAZIA IN QUESTO ORMAI BARCOLLANTE PAESE, VUOLE SOSPENDERE ANCHE LA LEGALITA’ FACENDO APPROVARE IN TUTTI I MODI L’INCENERITORE DI ALBANO. 

PER FARLO HA MANDATO IL CAMERIERE CLINI, QUELLO CHE SI OCCUPO’ DELLA JOLLY ROSSO, QUELLO CHE PARLA “PER VIE BREVI”, L’EMISSARIO DELLA LOBBY.  NOI FAREMO IL NOSTRO, COME ABBIAMO SEMPRE FATTO, CIVILMENTE FINO ALL’ULTIMO BRANDELLO DI QUESTA BATTAGLIA. AI CASTELLI ROMANI TRA DISCARICA ED INCENERITORE SI VUOLE COSTRUIRE LA FOLLIA. 

CHI HA LA RESPONSABILITA’ POLITICA DI TUTTO CIO’ LO SA, CHI HA LA RESPONSABILITA’ CIVILE E CI RIVOLGIAMO A COLORO CHE SONO STATI ZITTI CHIUSI NELLE CASE, ECCO, SANNO ANCHE LORO, E SE HANNO UN MINIMO DI DIGNITA’ DOVREBBERO VERGOGNARSI E NON FARSI CHIAMARE CITTADINI. 

LA PARTITA INIZIA ORA, CONSAPEVOLI DI UNA COSA, CHE SARA’ PIU’ DURA CHE MAI, MA SARA’ ANCHE SENZA RESA.


Nessun commento:

Posta un commento