Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

lunedì 19 marzo 2012

Il No-Inc ed i Cittadini dei Castelli Romani DENUNCIANO il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini

I comitati hanno depositato alla Procura anche una querela penale contro il ministro dell'Ambiente "per le dichiarazioni sul presunto via libera del Consiglio di Stato sull'impianto di smaltimento rifiuti"

da www.roma.repubblica.it



Le associazioni 'No Inc' hanno depositato alla Procura della Repubblica di Roma una denuncia e una querela penale contro il ministro all'Ambiente, Corrado Clini. "Sotto la lente d'ingrandimento, stavolta, sono finite le dichiarazioni 'scandalose' dei giorni scorsi cui la stampa, tra l'altro, ha dato ampio risalto", spiegano i comitati. Dichiarazioni "imbarazzanti", secondo loro, relative, come noto, al presunto "via libera del Consiglio di Stato all'inceneritore di Albano", spiega il comunicato. "Dichiarazioni 'sinistre' che scardinano, anzitutto, da un punto di vista strettamente sociale, il rispetto che i cittadini debbono mantenere nei confronti del sistema giustizia e degli organi ed enti giurisdizionali.

D'altra parte, però, appare anche evidente, a loro dire, la palese violazione d'un preciso dovere di riservatezza e segretezza assoluta cui sono tenuti magistrati, funzionari pubblici nonchè, ancor prima, ministri della Repubblica. Come è noto la legge prevede che le decisioni degli organi della giustizia amministrativa 'siano deliberate in segreto dalla Camera di Consiglio'. La segretezza e la riservatezza assoluta della decisione 'in itiner' resta tale sino a quando non avviene - da parte dei soli e unici giudici che compongono il collegio - l'atto di pubblicazione della sentenza presso la cancelleria: ovvero la divulgazione alla cittadinanza.

La sentenza relativa all'inceneritore di Albano, però, non è stata ancora depositata in cancelleria dai giudici della V sezione del Consiglio di Stato".

Esiste inoltre, continuano i comitati No Inc, "un preciso divieto, previsto dal codice penale, di dare comunicazioni alla cittadinanza relative a una sentenza ancora prima della sua pubblicazione.

Il ministro Clini, con le sue dichiarazioni, è entrato, di diritto - è il caso di dirlo - nella violazione suddetta dando comunicazione alla stampa d'una 'sentenza annunciata', quella relativa al tristemente noto inceneritore di Albano".

"Tali circostanze - si legge ancora nella nota dei comitati contro l'inceneritore di Albano - configurano ipotesi di reati penali previsti e puniti dal codice penale:

ovvero abuso d'ufficio e di potere e rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio".

Le parole di Clini potrebbero inoltre, sostengono sempre i No Inc, "'nascondere e seguire reati penali ben più gravi commessi da altri funzionari pubblici.

Come faceva Clini a conoscere notizie segrete e riservate? Chi gliel'ha rivelate?

Chiederemo, al fine di individuare i responsabili della violazione del dovere di segretezza e riservatezza e i responsabili dell'abuso d'ufficio e di potere, aggiunge la nota, il sequestro cautelare - immediato - di tutti gli atti e documenti relativi alla camera di Consiglio del 28 febbraio 2012 della V sezione del Consiglio di Stato nonchè di tutti i successivi atti, documenti e registri di elaborazione della decisione. Crediamo - in attesa di sapere dalla Procura di Roma chi, come e quando ha commesso tali reati penali - che l'indipendenza, la terzietà e serenità di giudizio della V sezione del Consiglio di Stato vada tutelata da queste indebite e fortissime pressioni".

In settimana, inoltre, i No Inc annunciano il deposito, ai competenti organi della giustizia comunitaria, di un ulteriore esposto penale nei confronti del ministro Clini:

"L'inceneritore di Albano verrebbe costruito con soldi pubblici destinati a energie rinnovabili, i Cip 6. L'Unione Europea vieta tassativamente, dall'1 gennaio 2009, l'utilizzo della contribuzione pubblica per gli impianti d'incenerimento. Inoltre manca la gara d'appalto pubblica europea obbligatoria per legge, da diversi anni, in tutti gli stati membri Ue, per importi di tale portata. L'assegnazione diretta senza gara d'appalto per l'inceneritore di Albano avvenne, è il caso di dirlo, per le vie brevi: con decreto di pubblica utilità firmato dalla premiata compagnia Marrazzo-Di Carlo. Clini se lo ricorda? Nessuno difenda il folle progetto dell'inceneritore di Albano".

1 commento:

  1. mi scuso per la quasi totale ugualità degli ultimi 2 articoli .. ma è secondo mio umile parere dare risalto alla stampa locale in primis .. per dar modo a Tutti di comprendere come mai i vari sindaci dei Castelli han un bel da fare per non attaccare il No-Inc visto che la popolazione alla quale ancora vorrebbero strappar voti .. grazie ad anni e anni di lotte Territoriali sà bene chi difende gli interessi e di chi :)

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