Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 11 maggio 2012

ACEA: SINDACO GENZANO, ROMA FA DA PADRONA, NON CI STIAMO GABBARINI, DISSENSO DEI SINDACI DEL BACINO ATO2

ACEA: SINDACO GENZANO, ROMA FA DA PADRONA, NON CI STIAMO GABBARINI, DISSENSO DEI SINDACI DEL BACINO ATO2 (ANSA) - ROMA, 18 APR - I sindaci dei Comuni dell'Ato2 hanno animato l'assemblea del bacino per l'acqua che si è svolta oggi in Provincia. Un'assemblea aperta dagli interventi del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti - che ha chiesto un incontro al Comune di Roma per avere maggiore chiarezza sulla volontà del sindaco di Roma Gianni Alemanno di cedere alcune quote di Acea, e dagli assessori all'Ambiente di Provincia Michele Civita e Regione Marco Mattei, ma che, come spiega il sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, «ha visto il dibattito sulle proposte strozzato da Roma Capitale». «Nonostante la richiesta firmata da 15 primi cittadini di rinviare la riunione visto il poco tempo a disposizione per analizzare la documentazione - aggiunge - l'assemblea è andata avanti facendo emergere, da parte di tutti i sindaci, le criticità rispetto alla gestione del servizio idrico da parte di Acea. Tutti i punti all'ordine del giorno, quindi sono passati, poichè il Comune di Roma, detenendo il 51% di Acea, ha posto il veto su alcune votazione». L'assemblea per i sindaci di Genzano, Velletri e Monte Porzio Catone si è conclusa quando è stato discusso il IX punto, l'adeguamento delle tariffe: «Abbiamo chiesto di rinviarlo - ha detto Gabbarini - perchè è un punto importante e andava studiato meglio. Il rinvio è stato negato e l'assemblea, sempre grazie al voto di Roma, ha approvato la nuova tariffa. Allora abbiamo lasciato l'aula perchè non ha senso discutere e procedere alle votazioni se poi queste sono comunque condizionate dal voto del Campidoglio». Gabbarini ha comunque, nei vari interventi, sollevato la questione del depuratore dei Landi, un impianto nuovo e mai avviato. Ha chiesto poi un potenziamento dei servizi al cittadino, «con l'apertura di nuovi sportelli sul territorio oltre quelli di Velletri e Frascati che vadano a sostituire i camper, insufficienti a rispondere alle esigenze delle persone. Infine, abbiamo chiesto maggiore chiarezza e trasparenza sugli investimenti programmati». Alla fine, tutti i punti all'ordine del giorno sono passati ma, conclude Gabbarini, «quello che è emerso con forza è il grande dissenso dei sindaci del bacino Ato2 nei confronti del servizio erogato da Acea».(ANSA).

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