Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

giovedì 17 maggio 2012

Bolognini: “Renzi dice delle balle sugli inceneritori: sono nocivi e causano malattie”

_(Fonte articolo, clicca qui) Altri sei termovalorizzatori saranno ‘accesi’ in Italia entro il 2014. A renderlo noto è l’ultimo rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani eseguito da FederAmbiente e dall’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie. A parlare dei termovalorizzatori, recentemente ci ha pensato a più riprese il sindaco di Firenze Matteo Renzi, facendo l’esempio di Berlino e di altre capitali europee che hanno gli impianti vicino al centro della città, nelle trasmissioni Servizio Pubblico e Piazza Pulita. La domanda è: sono compatibili con la nostra salute? Per cercare di capirci qualcosa, abbiamo chiesto lumi a una delle autorità italiana del settore: Michelangiolo Bolognini. Medico igienista, già responsabile dell’Igiene e sanità pubblica dell’ASL3-Zona Pistoiese, si occupa di rischi sanitari in campo ambientale ed è perito di parte per molti tribunali italiani nelle cause specifiche. “Fanno male e non sono la strategia adatta contro i rifiuti”. Dottor Bolognini, è notizia recente che in Italia saranno costruiti altri 6 termovalorizzatori entro il 2014. Sono un problema per la salute o no? “I termovalorizzatori fanno venire i tumori – sentenzia Bolognini – è una cosa assodata a tal punto che in Italia è quasi improbo trovare un tecnico che non ammetta questa cosa. Ci sono strette correlazioni tra malattie come il cancro e la vicinanza a questi impianti. Anche oncologi come Umberto Veronesi che prima si erano schierati a favore della costruzione di termovalorizzatori ora evitano di prendere posizioni in merito. Comunque è sbagliato chiamarli termovalorizzatori”. Cioè? “E’ un termine improprio. Il termine tecnico è inceneritore con recupero energetico. Chi utilizza termine termovalorizzatore è un personaggio che vuole incentivarne l’utilizzo. È una cosa che non esiste. Altrimenti potrei chiamarlo anche cancrovalorizzatore.
Personalmente, quando vengo chiamato a parlarne, ho impedito alla mia provincia di definirlo inceneritore facendo mettere a verbale che si chiamano inceneritori”. In tv però si continua a dire che gli inceneritori non sono un problema. Tra questi troviamo anche il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che in trasmissioni come Servizio Pubblico e Piazza Pulita ha citato più volte l’esempio delle grandi capitali europee come Vienna o Berlino che hanno gli impianti nel bel mezzo della città… “Renzi ha ragione quando dice che in molte capitali europee fanno gli inceneritori vicino al centro città ma dice scientificamente una balla quando fa intendere che non fanno male. Ho notato anche io che fa spesso l’esempio di Berlino ma c’è da dire che i tedeschi sull’ambientalismo sono molto fuorvianti, basta guardare i recenti casi di pollo e uova alla diossina. Quando fanno i controlli sugli impianti guardano l’emissione di c02 ma non sanno cos’è la diossina. Tralasciando che la ‘viziosa Italia’ produce 7,9 tonn./ab./anno di c02, mentre la ‘virtuosa ed ecologica’ Germania 10,2, va detto che i controlli vengono fatti peggio che da noi visto che loro utilizzando i propri laboratori di fiducia. Per un tedesco se fai una pista ciclabile accanto all’inceneritore è tutto ok. Sono molto critico con ambiente ed esterofilia. Vi faccio un esempio. Dieci anni fa volevano fare un inceneritore qua a Pistoia e i costruttori ebbero la malaugurata idea di fare incontro pubblico invitando il responsabile dell’inceneritore di Copenaghen in Danimarca. Quando i cittadini gli chiesero quanti erano controlli che venivano fatti sulle diossine lui disse che non erano fatti perché queste si trovano dappertutto. Bella risposta!” Il problema maggiore quindi non è la C02? “No. Il C02 è un gas già presente in natura. Il problema sono le combinazioni chimiche che si vengono a creare come le diossine. Non si sta parlando di una vera catastrofe chimica. Sul c02 ci sono addirittura i diritti di inquinamento: i diritti sulla C02 sono citati nella borsa di Chicago. Andate a vedere se non ci credete”. In tanti reputano un inceneritore ‘buono’ se residuale. Lo è veramente o è una castroneria? “E’ una castroneria. Tanta gente che lo dice fa parte del consiglio di amministrazione di un’azienda vicina all’inceneritore o dell’impianto stesso. Spesso lo dicono anche a Legambiente, una delle associazioni più nocive per l’ambiente a mano che si sale. La base infatti è ecologista e competente, i vertici spesso sono ‘ecolocrati’ per usare un termine francese. Ovvero una persona che non vuole eliminare le nocività ma vuole gestirle per il proprio potere” Quale può essere la soluzione senza inceneritori? “Riciclo e discariche. So che le discariche sono una mostruosità in termini moralistici ma da un punto di vista sanitario, se gestite bene, hanno problemi decisamente inferiori rispetto all’inceneritore. Fare il riciclo totale sfortunatamente è impossibile però è un modus operandi che si può compensare con le discariche”.

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