Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

domenica 20 maggio 2012

Pecoraro presenta a Monti il progetto sul sito di Corcolle

(Fonte articolo, clicca qui) Il prefetto Giuseppe Pecoraro ha completato il dossier a sostegno della scelta del sito di Corcolle dove realizzare la discarica provvisoria che dovrà consentire la chiusura di Malagrotta. Il vertice. Oggi il prefetto (commissario per l’emergenza rifiuti) trasmetterà il materiale al presidente del Consiglio, Mario Monti, a cui spetterà la decisione finale dopo lo scontro tra Pecoraro e il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, delle ultime settimane. È probabile che nei prossimi giorni vi sia anche un faccia a faccia tra Pecoraro e Monti. Il prefetto nel dossier allegherà gli esiti della ricerca commissionata all’Università di Tor Vergata, con un parere positivo che trova anche il sostegno dell’Arpa. Gli esperti dicono che sarà sufficiente controllare fino a ottobre la falda e impermeabilizzare l’area. Sarà inoltre allegato un parere dell’Avvocatura dello Stato atteso per queste ore. Le proteste. Ieri Urbano Barberini, coordinatore del comitato Salviamo Villa Adriana ha ribadito: «Se apriamo la discarica a Corcolle-San Vittorino, ad un passo da Villa Adriana, i giornali e i media di tutto il mondo ci faranno a pezzi. Il danno di immagine sarà incalcolabile. Illustri quotidiani, come il New York Times, sono pronti a scendere in campo se dovesse essere realizzato lo scempio di una discarica a pochi passi da un sito Unesco patrimonio dell’umanità». Pecoraro ha sempre sostenuto, anche di fronte al no del ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, che la discarica sorgerà al di fuori dell’area di rispetto di Villa Adriana. Polverini. Infine, ieri il presidente della Regione, Renata Polverini (che ha sempre sostenuto il prefetto, commissario per l’emergenza rifiuti) ha ribadito: «Da troppo tempo ormai il dibattito è concentrato sul sito provvisorio e poco su quella che sarà la soluzione definitiva che per la prima volta la Regione Lazio metterà in campo, quella di un ciclo completo dei rifiuti. Ci auguriamo che il prefetto Pecoraro possa avere il sostegno del governo sulle sue scelte. Abbiamo sempre sostenuto il prefetto nelle sue indicazioni». Polverini ieri ha ripetuto che la discarica provvisoria non sorgerà a Pizzo del Prete.

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