Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 15 maggio 2012

Ambiente e tumori, dossier sulla correlazione

(Fonte articolo, clicca qui) «Ambiente e tumori». Una chiave di lettura che collega Il dottor Celestino Panizza Il dottor Celestino Panizza industria, rifiuti e sanità in una provincia – Brescia –, che vanta un numero di discariche di rifiuti speciali e industrie tra i più alti d’Italia. E vanta tristi record di patologie tumorali: un tasso di mortalità per neoplasie epatiche doppio rispetto alla media nazionale. Un aumento inquietante (8% l’anno) dei tumori infantili, soprattutto per bimbi sotto i tre anni di vita. La relazione tra «Ambiente e tumori» sarà il titolo della monografia presentata giovedì 17 maggio nella sala conferenze dell’Ordine dei medici di Brescia (via Lamarmora, 167, zona sud della città). L’iniziativa, che si terrà dalle 16.30 alle 20, è aperta a tutta la cittadinanza. Con questo volume «si è cercato di offrire prospettive diverse ed innovative del concetto di cancerogenesi – scrive l’associazione di Oncologia Medica – e, di conseguenza, della necessità di promuovere nuove modalità di approccio per il controllo della malattia, partendo dalla riduzione delle esposizioni ad inquinanti ambientali ed attuando una vera e propria Prevenzione Primaria». A organizzare l’iniziativa sono l’Associazione medici per l’ambiente e l’Associazione italiana di Oncologia Medica (AIOM). Sul palco dei relatori ci saranno Ruggero Ridolfi (oncologo di Forlì), Patrizia Gentilini (oncoematologo di Forlì), Giuseppe Masera (professore alla Clinica Pediatrica dell’ Università di Milano – Bicocca) e Celestino Panizza (Medico del Lavoro Brescia).

1 commento:

  1. Ormai non abbiamo più tempo e di chiacchiere non sappiamo che farcene. La ricetta per uscire dalla valanga dei rifiuti che ci sta sommerrgendo in maniere anche insospettabili a chi non sia davvero addentro alla questione esiste. Esiste ma presuppone sangue, sudore e lacrime perché dobbiamo ripagare il debito che, per i nostri capricci di bambini viziati, abbiamo contratto con il Pianeta e con le g...enerazioni che verranno. Alla base di tutti ci sta l’informazione corretta, qualcosa che non è mai stata concessa. Mi dispiace dover fare la parte del “cattivo”, di quello che viene descritto dai furbetti, dai pigri e, me lo si conceda, dai gonzi, come l’”allarmista”, ma con le truffe si arriva solo al suicidio.
    Stefano Montanari

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