Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 12 giugno 2012

ISPRA, presentato il Rapporto rifiuti 2012


Sarà un caso che .. .. .. dove c’è Cerroni c’è discarica ?!

Il Lazio in fatto di raccolta differenziata fa peggio della Campania.

(Fonte articolo, clicca qui) Buone nuove dall’Ispra.
L’Istituto, che stamane ha presentato il Rapporto Rifiuti 2012, ha sottolineato un aumento del volume di Rifiuti Solidi Urbani che però corrisponde ad una crescita delle percentuali di raccolta differenziata e un calo del trasporto in discarica. Nel 2010, viene sottolineato nel documento, la produzione di RSU ha toccato i 32,5 milioni di tonnellate, con un aumento dell’1,1% rispetto all’anno precedente. Ma l’aumento maggiore in Italia è stato registrato nelle regioni del centro della penisola dove il +1,9% è stato seguito dal + 1,3% del nord e dallo 0,4% del sud. Ogni abitante del centro ha quindi prodotto circa 9 chilogrammi di rifiuti in più rispetto all’anno precedente, 3 kg al nord e 2 al sud con una media nazionale che tocca i 4 chili procapite. Le cose cambiano però se lo sguardo si rivolge all’Europa: i dati diffusi da Eurostat hanno evidenziato che nel 2010 l’UE 27 ha prodotto circa 252,5 milioni di tonnellate di RSU con un calo dell’1,1% rispetto al 2009. Il triste primato per la maggiore produzione di rifiuti va all’Emilia Romagna, con 667 kg di RSU procapite, a seguire la Toscana con 670 kg per abitante), la Val D’Aosta (623 kg), la Liguria (613 kg) e il Lazio (599 kg). Bene il Molise, che ha registrato un calo di 13 kg a persona toccando quota 413 kg anche se la produzione minore in assoluto si registra in Basilicata dove sono solamente 377 i kg prodotti per abitante all’anno. Cresce invece la quota di RSU prodotta in Campania dove sono 478 i kg prodotti da ogni cittadino (+11 kg rispetto al 2009).

I NUMERI DELLA DIFFERENZIATA

In cima alla lista il Veneto, con il maggior volume di rifiuti differenziati: la regione ha infatti raggiunto il 58,7% (+1,2% rispetto al 2009), seguita da Trentino Alto Adige (57,9% e una posizione stabile) e Piemonte (50,7%). Nell’area centrale della penisola il primato è delle Marche con un 39,2% (+9,5%), a ruota seguono la Toscana con il 36,6%, (+1,4% rispetto all’anno precedente), Umbria (32%) e Lazio (16,5%). Al Sud, la raccolta differenziata in Campania si attesta al 32,7%, con picchi superiori al 50% a Salerno e 50% ad Avellino. Il capoluogo di regione, Napoli, nonostante l’emergenza rifiuti, ha raggiunto il 26,1%, a dispetto del 24,4% del 2009. Con buoni livelli di raccolta differenziata si evita infatti il conferimento in discarica di gran parte dei rifiuti: gli RSU destinati ai siti di stoccaggio nel 2010 ammontano a 15 milioni di tonnellate, facendo registrare, rispetto alla precedente indagine dell’ISPRA, una riduzione del 3,4%, pari a 523 mila tonnellate. Il numero dei siti operativi, a causa della chiusura degli impianti minori, si ferma a 211, 19 in meno rispetto all’anno precedente. Sono invece 50 sul territorio gli inceneritori attivi, la maggior parte dei quali (56%) localizzati al nord tra Lombardia ed Emilia Romagna.


Associazione DifferenziaTi  -  http://differenziati.com/

Nessun commento:

Posta un commento