Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

lunedì 4 giugno 2012

Roma, oggi si dovrebbe scegliere: Cerroni vicino al colpaccio

Prima di tutto vi consigliamo la lettura di questo link.

Dovrebbe poi finire ad ore il vergognoso gioco dell’Oca che ha animato Regione, Campidoglio, Prefetti (o pseudo tali) e Governo sul totodiscarica capitolino.
Il monopolista dei rifiuti, con i suoi impianti arcaici, è vicino al colpaccio.


(Fonte articolo, clicca qui) Che sia la giornata decisiva per la questione rifiuti di Roma, ormai, dopo numerose occasioni mancate, non ci scommette più nessuno. Comunque vada, quello di questo pomeriggio al ministero dell’Ambiente è il primo vertice convocato dal nuovo commissario ai rifiuti di Roma, Goffredo Sottile, che ha preso il posto del prefetto Giuseppe Pecoraro dopo la bocciatura della discarica a Corcolle. 

Non è detto che vi prendano parte né Renata Polverini, né Gianni Alemanno né Nicola Zingaretti: nessuno dei tre ha dato ancora conferma ufficiale. Al loro posto potrebbero esserci assessori e tecnici.

Il tempo stringe, tra scadenza della proroga di Malagrotta (30 giugno, ma è praticamente scontato che resti aperta almeno fino a fine anno) e la mannaia della Ue. La Commissione europea ha dato all’Italia 60 giorni di tempo per smettere di sversare nelle discariche laziali rifiuti non trattati. Un problema che oggi verrà affrontato con particolare attenzione visto che, Malagrotta o no, la questione riguarda gli impianti di trattamento meccanico biologico che da anni non lavorano a pieno regime. 

Sottile, che da due settimane sta studiando il dossier della Regione con i siti per la nuova discarica, si starebbe orientando su Pian dell’Olmo, località di proprietà di Manlio Cerroni, nel territorio di Roma ma a ridosso di Riano. Nel XX municipio come nel comune a nord di Roma, comitati ed enti locali sono pronti alle barricate. 

Mentre i Verdi chiedono che Sottile ascolti i cittadini e “convinca l’Ama a modificare il suo piano industriale”.


Assiciazione DifferenziaTi

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