Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 5 giugno 2012

La nuova risoluzione del Parlamento Europeo per un’Europa efficiente nell’uso delle risorse prevede l’abolizione dell’incenerimento dei rifiuti

http://sotto-terra-il-treno.blogspot.it/


Il Parlamento Europeo, in una risoluzione per un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse, approvata a larghissima maggioranza il 24 maggio 2012, si è pronunciato su alcuni punti di enorme importanza per la politica della gestione dei rifiuti in tutti i Paesi membri, in particolare:
- Riduzione dei rifiuti residui fino a raggiungere livelli prossimi allo zero;
- Introduzione graduale di un divieto generale di smaltimento in discarica a livello europeo;
- Abolizione dell’incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili entro il 2020.

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Riceviamo dal Presidente del Comitato Malagrotta
e volentieri pubblichiamo

Ciao Danilo,
dopo questa risoluzione del Parlamento Europeo, che si è pronunciato a larghissima maggioranza per la cessazione dell’ incenerimento entro il 2020, costruire nuovi inceneritori in Europa non ha più alcun senso. 


Per un inceneritore ci vogliono infatti normalmente dagli 8 ai 10 anni dalla progettazione all’esecuzione e all’entrata in esercizio. 

Il “nostro” disgraziato gassificatore di Malagrotta, dopo 9 anni, si trova ancora con una sola linea sulle tre previste, e in più anch’essa molto spesso inattiva a causa di “problemi”…


Quindi la costruzione del gassificatore di Albano appare oggi ancora più assurda e insensata di quanto è sempre stata considerata nelle valutazioni di questi ultimi anni.
Ciao,
Sergio








RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
su un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse
(2011/2068(INI))

31. invita la Commissione e gli Stati membri a concentrarsi maggiormente sull'informazione, sull'educazione e sulla sensibilizzazione, soprattutto per quanto concerne la raccolta differenziata, il riutilizzo e il riciclaggio, tenendo presente che l'educazione ha un impatto diretto sulle abitudini in materia di impiego efficiente delle risorse;
 
32. invita la Commissione a razionalizzare l'acquis in materia di rifiuti, tenendo conto della gerarchia dei rifiuti e della necessità di ridurre i rifiuti residui fino a raggiungere livelli prossimi allo zero; chiede pertanto alla Commissione di presentare proposte entro il 2014, allo scopo di introdurre gradualmente un divieto generale dello smaltimento in discarica a livello europeo e di abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio, l'incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili; ritiene che queste iniziative debbano essere accompagnate da idonee misure transitorie, tra cui l'ulteriore sviluppo di norme comuni basate sul concetto di ciclo di vita; invita la Commissione a rivedere gli obiettivi per il riciclaggio per il 2020 della direttiva quadro sui rifiuti; ritiene che un'imposta sullo smaltimento in discarica, già introdotta da alcuni Stati membri, potrebbe contribuire al raggiungimento di tali obiettivi;
……

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