Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 31 gennaio 2012

Bologna - Contestazione a G. Napolitano

occupyunibo1










La giornata di #occupyunibo parte la mattina alle ore 9.00, ed è stata una giornata che si è ricollegata immediatamente al movimento Occupy statunitense che sabato ha contestato il presidente Barack Obama. Oggi a Bologna il motivo della contestazione è il predisdente della Rapubblica Napolitano garante e sponsor del governo Monti ovvero del governo delle Banche e del neoliberismo.

Il corteo comincia a muoversi in una Bologna blindata dove vengono schedati tutti i passanti. In piazza 300 persone ma i numeri saliranno con il passare del tempo. Molte bandiere NoTav tra i manifestanti. La prima tappa e via Guerrazzi ma la celere è schierata in forze e sbarra l'accesso a tutte le strade intorno all'aula di S.Lucia, dove si tiene la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, la laurea ad honorem a Napolitano.
Il corteo si fa selvaggio nei vicoli intorno all'aula di S.Lucia per aggirare i blocchi della celere e consegnare la laurea di austerity, ma all'altezza di via Castiglione un nuovo blocco della polizia impedisce la contestazione.occupyunibo
In via de Poeti però parte la prima carica della celere contro il corteo che resiste e continua ad avanzare! Alcuni studenti sono stati feriti alla testa e anche un giornlista di Repubblica. Le agenzie stampa stanno mandando dichiarazioni del questore di Bologna sull'utilizzo di gas urticanti, peccato però che nessuno se ne sia accorto, mentre tutti si sono accorti delle teste rotte degli studenti.
Dopo le cariche della polizia il corteo di OccupyUnibo aumenta di numero. Almeno 500 persone danno vita al corteo per la laurea d'austerity a Napolitano lungo i viali di Bologna per poi dirigesi in Piazza Verdi e concludersi con le parole di uno studente al megafono:

«Con la contestazione a Napolitano a Bologna è iniziato il nostro anno di lotta. Oggi cade l'ultimo idolo della politica istituzionale: non c'è più nulla da difendere ma tutto da riprendersi!».




Diretta dalla piazza
10:30: In una Bologna blindata comincia a muoversi il corteo di #OccupyUnibo che va a contestare Napolitano. 300 persone in piazza ma i numeri sembrano destinati a salire. Molte bandiere NoTav tra i manifestanti. L'elicottero della polizia sorveglia dall'alto. Identificati anche i passanti nelle vie antistanti all'Aula S.Lucia dove si svolgerà l'inaugurazione dell'anno accademico.
10:45: Il corteo si muove lungo via Petroni e Piazza Aldrovandi al grido di "Stiamo arrivando!". Dagli studenti e dalle studentesse di #Occupyunibo si alza forte la solidarietà per gli arrestati del movimento Notav: "Liberi tutti!"
10:48: La celere schierata in forze sta sbarrando la strada in Via Guerrazzi.
10:56: Il corteo si è attestato in via Guerrazzi. Tutte le strade intorno all'aula di S.Lucia, dove è cominciata la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, sono completamente militarizzate. Ma la piazza sembra comunque essere determinata a consegnare la laurea in austerity a Napolitano.
11:01: Gli studenti e le studentesse di #OccupyUnibo non si fermano. Corteo selvaggio nei vicoli intorno all'aula di S.Lucia per aggirare i blocchi della celere e consegnare la laurea di austerity.
11.06: Il corteo si trova in questo momento in Strada Maggiore. Traffico bloccato.
11:11: Il corteo degli studenti che contesta la laurea a Napolitano entra in p.zza s.Stefano di corsa. Secondo blocco della celere all'altezza di via Castiglione.
11:19: Altro blocco alla fine di via Sampieri,ora il corteo si muove su via dal Luzzo determinato a consegnare la laurea a Napolitano.
11:28: Il corteo si trova ora in Piazza della Mercanzia. Orchestra di tamburi e clown army fronteggiano i pagliacci in divisa schierati.
11:34: Le stradine intorno al quadrilatero sono completamente invase dal corteo selvaggio di #Occupyunibo.
11:39: Ancora bocchi in via Farini. Ma studenti e studentesse non hanno intenzione di farsi fermare dalla celere. "Noi andiamo dove vogliamo!" Continua il corteo selvaggio di #OccupyUnibo.
11:46: #OccupyUnibo in via de Poeti. Anche qui celere a bloccare la strada. La democrazia del 99% fa paura ai palazzi dell'austerity.
11:47: Partita una prima carica della celere contro il corteo che resiste e continua ad avanzare!
11.58: Alcuni studenti feriti durante la carica della polizia. Il corteo però non si fa intimorire e la giornata di lotta contro austerity  va avanti.
12:03: Dopo le cariche della polizia il corteo di OccupyUnibo aumenta di numero. Almeno 500 persone ferme in questo momento all'altezza del tribunale. La giornata di lotta non si ferma.
12:12: Il corteo per la laurea d'austerity a Napolitano sta bloccando i viali di Bologna. Traffico in tilt.
12.17: Dai viali di Bologna bloccati dagli studenti contro l'austerity si alzano slogan in solidarietà agli arrestati del movimento No Tav.
12:30: Il corteo di Occupyunibo dopo i blocchi sui viali sta tornando nel centro di Bologna.
12:55. Il corteo di OccupyUnibo termina in Piazza Verdi. Le parole di uno studente al megafono: «Con la contestazione a Napolitano a Bologna è iniziato il nostro anno di lotta. Oggi cade l'ultimo idolo della politica istituzionale: non c'è più nulla da difendere ma tutto da riprendersi!».

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