Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

mercoledì 4 gennaio 2012

Siamo l' Italia che cambierà l' Italia



".. QUEL SALTO NEL VUOTO DA EVITARE .."


F
inisce com'era iniziata.

Dopo il bagno di folla, il bagno nel Tevere, poi, ancora, il tripudio di amici e semplici spettatori.

Così, Simone Carabella, 30 anni ragazzone di Ardea, ha scelto di replicare la sua solidarietà alla battaglia contro l'inceneritore dei Castelli Romani (Albano) e verso tutte le vertenze ambientali del Lazio.

Un modo singolare quanto mai scenografico che segue proteste, presidi, anni di incontri cittadini ed un'asprissima vertenza legale ancora pendente che vede il Coordinamento Contro l'inceneritore di Albano momentaneamente in "vantaggio".

Conoscere Simone significa raccogliere la determinazione e la competenza di un intero movimento di cittadini che da anni "regalano" vita dura al ras dei rifiuti laziali, il monopolista Manlio Cerroni; e la donano in maniera atipica, proponendo prima di dire no.

Cittadini che viaggiano alla ricerca dei migliori centri di riciclo italiani, madri, padri, ragazzi dei licei, economisti, ingegneri, fisici, avvocati, esperti nella comunicazione e chi più ne ha più ne metta.

Un solo fattore comune, cittadini dei Castelli Romani, quel territorio così ricco di storia e così violentato da una Roma troppo vicina che scarica su di esso le molte esternalità negative.

La voglia di decidere per il proprio territorio, decisioni dal basso atte a rinnegare speculative scelte dall'alto per evitare un tuffo diverso ad una società che, a tratti, fatica ancora a capire l'importanza del futuro, quello di un certo salto nel vuoto.


dal Blog di Luca: http://futuribilepassato.blogspot.com/

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