Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 17 gennaio 2012

La Campania è andata .. Addio ..


 

Se questo dovesse essere il Piano Rifiuti definitivo la Campania è andata. 

Addio.

(Fonte articolo,clicca qui) Diverse centinaia di persone hanno manifestato oggi davanti alla sede del Consiglio regionale della Campania in occasione dell’approvazione del Piano regionale dei rifiuti. Il piano proposto dall’assessore Romano indica la costruzione di quattro inceneritori tra cui uno a Giugliano per le ecoballe e quello di Napoli Est, osteggiato anche dal Comune di Napoli, e la costruzione di nuove discariche. ”

La giunta Caldoro ha fatto una scelta da banditi – commenta Antonio Musella della Rete Commons – ovvero quella di implementare gli affari della lobby degli inceneritori e quella criminale della costruzione e gestione delle discariche decidendo di far diventare la nostra regione un territorio invaso dalle polverisottili e quindi dai tumori e dalle leucemie”. 

La scelta della giunta Caldoro, aggiunge, “e’ in continuita’ con i piani gia’ proposti e miseramente falliti e bocciati dall’Unione Europea fatti gia’ dalla passata amministrazione di centro sinistra guidata da Bassolino. 

A questi signori che decidono di schierarsi dal lato degli speculatori e degli avvelenatori non possiamo che mandare un messaggio chiaro e semplice: CI VEDREMO SUI CANTIERI, VEDREMO SE RIUSCIRETE A COMINCIARE I LAVORI PER LE DISCARICHE E GLI INCENERITORI !!!

I cittadini della Campania hanno capito che le scelte che distruggono l’ambiente e la salute vanno fermate con ogni mezzo necessario”.

(Fonte articolo, clicca qui) La Commissione Ambiente del Consiglio regionale della Campania, presieduta da Luca Colasanto, ha approvato a maggioranza il Piano regionale dei rifiuti solidi urbani. Il documento programmatico era stato approvato in Giunta il 20 dicembre scorso. Ha partecipato ai lavori l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano. Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza. Contrari Socialisti ed Idv. Il Pd ha abbandonato i lavori all’inizio di seduta annunciando la presentazione degli emendamenti direttamente in Aula. Bocciati anche gli emendamenti proposti dai Socialisti, che pure riproporranno in Aula le loro proposte di modifica. Il Piano regionale di Rifiuti sara’ esaminato per l’approvazione definitiva dal Consiglio regionale nella seduta gia’ convocata di lunedi’ prossimo, 16 gennaio. Il Piano sostanzialmente e’ un atto programmatico e ‘fotografa’ la situazione esistente. Si tratta di un passaggio obbligato per evitare gli effetti devastanti della procedura d’infrazione gia’ aperta a carico dell’Italia, proprio a causa dei ritardo con cui e’ stato approntato lo strumento di programmazione. Bruxelles, in particolare, insiste sul fronte dell’impiantistica e sulla indicazione di tempi certi per la realizzazione ed il completamento delle strutture e degli impianti necessari a garantire un corretto ciclo dei rifiuti. Tra i punti qualificanti del Piano, la riconferma della necessita’ di altri due termovalorizzatori, uno a Salerno ed uno a Napoli, oltre ad un terzo impianto da realizzare a Giugliano per la termodistruzione delle cosiddette eco-balle (6 milioni). In totale tre termovalorizzatori (in aggiunta a quello di Acerra gia’ a pieno regime). I tre nuovi termovalorizzatori previsti nel Piano avranno una potenzialita’ complessiva di circa 790mila tonnellate annue di rifiuto (soprattutto rifiuto residuale alla raccolta differenziata). Il Piano rifiuti si preoccupa anche di fissare, su scala regionale e per tutte le cinque province, i criteri di idoneita’ delle aree destinate potenzialmente ad ospitare impianti per il trattamento dei rifiuti. Saranno poi le Province ad individuare, in dettaglio, i siti dove realizzare effettivamente gli impianti, discariche comprese. Il Piano approvato oggi in Commissione ribadisce la centralita’ strategica della raccolta differenziata e la necessita’ di incrementare le politiche e le tecniche legate alla riduzione a monte del rifiuto, oltre che del riciclaggio. 

Se il Piano e’ uno strumento pensato soprattutto a beneficio di Bruxelles, la vera partita per i rifiuti in Campania si giochera’ all’atto della proposizione della (necessaria) nuova legge regionale sui rifiuti, che andrebbe approvata entro l’anno. A quel punto si capira’ se le nuove norme confermeramnno o meno il criterio della provincializzazione dei rifiuti.


Associazione DifferenziaTi

Per dare una speranza di vita ai Castelli Romani ed ai suoi cittadini dobbiamo vincere la battaglia contro l’inceneritore di Cerroni, Marrazzo e Polverini. 

Per farlo abbiamo bisogno del tuo aiuto, informati e non delegare, partecipa attivamente.

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