Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

sabato 14 gennaio 2012

Diritti Umani e Civili: Afghanistan

Basta con la barbarie della guerra. Disgustoso vilipendio di cadaveri di taleban afghani. Bufera sulle Forze Di Liberazione. Soldati afghani impazziti infieriscono sui corpi dei talebani uccisi. L'Afghanistan ha dichiarato di essere stato civilizzato dopo la liberazione dal brutale regime talebano.

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Basta con la barbarie della guerra.
Disgustoso vilipendio di cadaveri di taleban afghani.
Bufera sulle Forze Di Liberazione.
Soldati afghani impazziti infieriscono sui corpi dei talebani uccisi.

L'Afghanistan ha dichiarato di essere stato civilizzato dopo la liberazione dal brutale regime talebano.

(.. dagli italiani che li addestrano .. forse ?! aggiungo io personalmente ..)

Diversi uomini in uniforme delle Forze Di Liberazione che infieriscono barbaramente sulle salme di quelli che sembrano dei taleban.

Un video dalle immagini assai cruenti postato su www.liveleak.com, richiama alla mente l’episodio denunciato ieri sulla profanazione delle salme da parte di soldati americani.

Per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti", l’Italia dia un segno immediato di civiltà e ritiri immediatamente le truppe da questa guerra, altrimenti il popolo italiano sarà considerato complice di tali nefandezze agli occhi del martoriato popolo afgano.




www.sportellodeidiritti.org/  Lecce, 13 gennaio 2012, di Giovanni D'Agata

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