Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 3 gennaio 2012

Monti: Stop ai finanziamenti al fotovoltaico agricolo

Catania Ministro
Tempi duri per il comparto agricolo nel nostro Paese: il Governo Monti sembra intenzionato a cambiare le regole per finanziamenti e sgravi, per una stangata che alcune stime valutano già oltre il miliardo di euro.

Sotto attacco soprattutto il settore delle agroenergie.

In questo campo i finanziamenti saranno limitati soltanto ai casi in cui sia evidente il legame con l’attività agricola.

Nessun problema allora per le biomasse, il cui rapporto con la produzione agricola è piuttosto evidente; meno buona la posizione del fotovoltaico.

Il ministro alle Politiche Agricole, Mario Catania, ha anzi chiarito che le misure sull’argomento dovranno essere drastiche. Il solare, secondo il ministro:
per l’agricoltura ha avuto sinora solo ricadute negative con sottrazione di terreni alla destinazione produttiva e impennata del costo degli affitti.
Insomma, Catania sembra condividere dal suo punto di vista le preoccupazioni lette molto spesso tra i commenti ai nostri articoli: troppe campagne sono state sottratte all’uso agricolo per ospitare distese di pannelli solari .. offrendo incentivi dalla UE a chi smantelli le culture agricole, come anche in Sardegna ..

Resta il fatto che le moderne installazioni a “albero” permetterebbero di ovviare al problema.

Sarebbe più che opportuno che il Governo riveda la sua posizione, semplicemente incentivando quelle forme di fotovoltaico che permettono la coltivazione dei terreni in cui vengono installati.

Il rischio, altrimenti, è quello di deprimere un settore in crescita, l'Unico ecosostenibile, una soluzione non troppo auspicabile in un momento di forte crisi economica.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

(personalmente giudico gravissima queata decisione e se portata avanti senza una giusta protesta .. ci farà crollare a picco .. via il governo tecnico/imbecille di tale Monti !!)

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