Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 14 agosto 2012

Beffa di Ferragosto: discarica "provvisoria" a Monti dell’Ortaccio


Il 13 agosto 2009, è giusto ricordarlo, gli uffici della Regione Lazio guidata da Piero Marrazzo rilasciavano l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per l’inceneritore dei Castelli Romani. Sempre a Ferragosto si decide (o quasi) il nuovo sito per la discarica provvisoria di Roma. 

Le istituzioni prima giocano a nascondino poi se ne escono nel modo più vergognoso.

(Fonte articolo, clicca qui

“Le peggiori nefandezze coi rifiuti si fanno sempre in pieno agosto, quando tutti sono distratti”. 

Così Sergio Apollonio, presidente del comitato Malagrotta, commenta la scelta in pole position di Monti dell’Ortaccio. “Siamo scandalizzati. Dopo tanto girare sul problema si ritorna punto e a capo”, afferma. 

E ancora: “Si riparte da Cerroni, l’eterno Cerroni, niente altro che papà Cerroni. Una dipendenza patetica da questo potentato che ha fatto il bello e il cattivo tempo”, prosegue. “Col suo gigantesco buco, che ora è diventato una collina, ha ritardato il processo di ammodernamento del sistema dei rifiuti. Altro che differenziata”. 

Apollonio è preoccupato per i cittadini di Valle Galeria: “Sono molto allarmati. Se l’ipotesi dovesse rivelarsi vera, potrebbero esserci problemi di ordine pubblico” riflette. “La gente è stata bastonata per decenni in silenzio, ma c’è un limite a tutto”. 

E annuncia: “si va verso proteste e blocchi di Aurelia, Magliana e Raccordo, assolutamente prevedibili. Perché il problema è della città intera. Ed è un enorme problema”. 

Indignato è anche il presidente del municipio XVI, Fabio Bellini: 

“Dopo che si è promesso di chiudere la discarica e di avviare la bonifica e dopo che si è assunto l’impegno, con lo stanziamento di 12 milioni, di porre fine a quell’esperienza di inquinamento drammatico, dire agli abitanti che la zona non sarà risanata e che l’unica cosa che si prospetta è la collocazione della nuova discarica ad appena qualche centinaio di metri, è una beffa”. 

“Se questa è la conclusione – continua – è davvero inaccettabile. 
Il problema della scelta del sito resta in piedi”. 
E conclude: 
“Siamo punto e a capo .. solo che i fondi della Regione non ci sono più”. 

E poi, c’è il presidente del XV municipio, Gianni Paris, che, insieme a Bellini, ieri ha scritto al prefetto Sottile chiedendogli di incontrare le rappresentanze dei cittadini, molto allarmati dopo le ultime voci. 

“Sono imbufalito”, esclama Paris. 
“È una follia che si prenda una decisione del genere a Ferragosto. 
È una scelta di comodo. 
Accelerata, oltre che illegale: il sito è limitrofo a Malagrotta”. 

“Le scelte peggiori e più vergognose si prendono tutte ad agosto, afferma,
Altrimenti si sarebbe aspettato settembre dato che se ne discute da anni”. 

Secondo il presidente, Valle Galeria “ha già pagato ampiamente il prezzo della discarica: da 25 anni ospita l’immondizia di tutta Roma con conseguenze devastanti per la salute. 

C’è un +38% di episodi tumorali nella zona”. 
E conclude: “La gente ha tutte le ragioni di protestare”.

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