Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 14 agosto 2012

Roma, è caos discarica – Malagrotta, aria e acqua piene di veleni


L’emergenza costruita a tavolino sta regalando ai cittadini del Lazio un monopolio rifiuti sempre più forte ed una politica minuscola incapace o quasi di decidere per il bene della comunità. 

Roma rischia (in parte lo fa già) di scaricare sulle aree limitrofe tutte le esternalità negative in ambito rifiuti. 

Ci sarà da lottare. 

  • Discarica alla Solfatara di Pomezia: La Regione sta valutando l’impatto ambientale. Clicca qui.
  • Ciampino, comune virtuoso da imitare. Clicca qui.
  • Rifiuti, il sito della nuova discarica definitiva entro il 30 dicembre, quello provvisorio a giorni. Clicca qui.

(Fonte articolo, clicca qui

Le acque vicino alla discarica di Malagrotta sono un concentrato di veleni assortiti dall’arsenico al nichel. Mentre il Rio Galeria è uno dei fiumi più inquinati d’Italia. A raccontare lo stato di Malagrotta è l’ultimo rapporto ambientale sulla zona, commissionato dal presidente del XVI Municipio Fabio Bellini (Pd). Il consulente Salvatore Diamante l’ha realizzato fra marzo e giugno. Destinato a essere acquisito dalla Procura nell’inchiesta che vede indagati con l’accusa di inquinamento ambientale i responsabili legali della discarica, della raffineria e dell’inceneritore Ama. Il rapporto sarà un tassello determinante nell’incidente probatorio chiesto dal pm Alberto Galanti per stabilire la compromissione dalle falde acquifere della zona. Il principale «imputato» della situazione, secondo i dati, è la raffineria Totalerg. Il benzene (composto chimico ricavato dal petrolio) è presente nell’aria intorno all’impianto con un valore costante del 78,5 µg/m3 (micro grammi al metro cubo): un livello che supera di 25 volte la soglia consentita. La stessa concentrazione riguarda i derivati del benzene come lo Xilene ed il Toulene. Per capire quanto i numeri siano preoccupanti basta fare il confronto con il monitoraggio dei dati cittadini dove il benzene rilevato è dello 1,6µg/m3. Nel fiume Rio Galeria sono state registrate punte batteriche costanti di Escherichia Coli di 240 mila quando il limite previsto è 5mila. Invece, l’arsenico è presente in quantità doppia rispetto al consentito. Ma se si sposta l’occhio alle acque di scolo della discarica di Malagrotta le analisi hanno riscontrato che i valori del veleno superano di 30 volte la soglia.

http://differenziati.com/

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