Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 28 agosto 2012

Le favolette di Sergio Rizzo e del Ministro Clini sui costi della discarica di Roma

Ecco il confronto vero dei costi della discarica di Malagrotta con l'Italia e l'Europa
Oggi sul “Corriere della Sera” un osservatore autorevole come Sergio Rizzo ha scritto un articolo (“Il gioco dell'Oca della discarica di Roma”) provando a spiegare l’incredibile situazione della gestione dei rifiuti a Roma.

Rizzo conclude l’articolo scrivendo che “per anni e anni la classe politica locale ha semplicemente fatto finta che il problema non esistesse.  
Il motivo è semplice:  smaltire i rifiuti nella discarica di Malagrotta costava talmente poco che ogni altro sistema sarebbe stato meno conveniente dal punto di vista economico”.

Lunedì 27 agosto 2012 il Ministro Clini ha affermato un concetto analogo: “conferire a Malagrotta rifiuti non trattati costava poco”.

Quale confronto ha predisposto l’autorevole giornalista Sergio Rizzo per concludere e propinarci che la discarica di Malagrotta costava 
“talmente poco”?

Quali analisi e studi approfonditi ha fatto predisporre il Ministro Clini dal suo Ministero per dichiarare che 
“conferire a Malagrotta rifiuti non trattati costava poco”?

Abbiamo voluto verificare queste sorprendenti dichiarazioni.

Nel 2009 il costo a tonnellata della discarica di Malagrotta era pari a 
68 euro.

Nella “Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici, di gestione dei rifiuti urbani e sull’attività svolta - Anno 2009” predisposta dall’Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani della Regione Emilia Romagna emerge che, in Italia, la tariffa minima dello smaltimento in discarica è stata pari a 51,60 euro.

Quindi, la tariffa di Roma applicata dal signor Cerroni non è la più bassa in Italia.

Sempre nella relazione della Regione Emilia Romagna sono riportate le tariffe medie europee basate sulla indagine Cewep (dati riferiti al 2007 ed attualizzati al 2009).

La tariffa della discarica di Malagrotta (68 euro per tonnellata) è nettamente più alta delle tariffe medie del Belgio (50-60 euro), della Danimarca (20-60 euro), dell’Olanda (20-40 euro), della Spagna (20-50 euro) e della Svezia (30-50 euro).


Conviene, quindi, esportare i rifiuti all’estero, piuttosto che pagare le salatissime  tariffe imposte dal monopolista dei rifiuti di Roma, il signor Cerroni.

Sempre nella “Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici, di gestione dei rifiuti urbani e sull’attività svolta - Anno 2009” predisposta dall’Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani della Regione Emilia Romagna sono riportate le singole voci di costo che compongono la tariffa applicata per smaltimento in discarica dei rifiuti urbani.

Considerando che il 41,7% dei costi di una discarica sono connessi agli ammortamenti di realizzazione e che i costi di realizzazione della discarica di Malagrotta, dopo 40 anni, sono stati ormai completamente ammortizzati, ne deriva che la tariffa da applicare alla discarica di Malagrotta, pari a 68 euro, doveva essere ridotta come minimo del 41,7%.

Un guadagno enorme per il gestore della discarica di Malagrotta.

E qui, come succede troppo spesso in Italia, gli utili delle grandi imprese davanti al fisco scompaiono, si smaterializzano: per cui nel 2009 la società che gestisce la discarica di Malagrotta, la CO.LA.RI.  Consorzio Laziale Rifiuti, a fronte di un valore della produzione di 84.757.093 euro arriva a dichiarare un utile di soli 642 euro.

In sintesi, il signor Cerroni gira in elicottero e la discarica di Malagrotta ha riportato un utile di 53,5 euro al mese.

Ma questo né il Ministro Clini né il giornalista Rizzo l’hanno visto.

1 commento:

  1. http://www.eur.roma.it/il-quartiere/news/articolo/le-favolette-di-sergio-rizzo-e-del-ministro-clini-sui-costi-della-discarica-di-roma.html?no_cache=1

    http://www.amicoqua.org/?p=7814

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