Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

sabato 18 agosto 2012

Monti dell’Ortaccio: “Pronti ai blocchi”

 (Fonte articolo, clicca qui

Sono pronti a scendere in strada per protestare contro la discarica provvisoria a Monti dell’Ortaccio che, secondo le indicazioni dei giorni scorsi, sarà l’alternativa a Malagrotta.  Ma gli abitanti della Valle Galeria, che si trova nella stessa zona, non ci stanno.

«Passiamo da una discarica all’altra, è un’assurdità», dicono alla vigilia di un fine settimana che potrebbe essere contraddistinto da blocchi stradali e manifestazioni.  Anche se l’ufficialità della decisione del commissario straordinario per l’emergenza rifiuti Goffredo Sottile ancora non c’è,
le associazioni dei residenti sono di nuovo sul piede di guerra.

I movimenti si stanno organizzando per le iniziative da mettere in atto già domani e domenica. 

«Dopo dieci mesi di balletti siamo tornati all’inizio e la conclusione era scontata», spiegano Maurizio Melandri e Sergio Apollonio del comitato Malagrotta.  «Sicuramente questo fine settimana ci saranno delle iniziative, ma per una manifestazione più grande aspettiamo la conferma ufficiale di Sottile, anche se ormai sembra scontata», aggiungono, sottolineando il fatto che «questo modello di gestione dei rifiuti, un modello egoistico, non tiene conto delle difficoltà dei cittadini, ma soltanto degli interessi dei singoli».  Con i residenti si è schierata nei giorni scorsi la vice sindaco Sveva Belviso, che aveva ribadito come gli abitanti abbiano «già troppo sofferto non solo per la presenza della discarica più grande d’Europa,
ma per la presenza di molti altri fattori inquinanti come la raffineria di petrolio e il conferimento in discarica dei rifiuti tal quali».  Anche il Pd si è schierato con i movimenti.  «Pare che la rivoluzionaria decisione sia stata presa e che la discarica provvisoria di Roma si farà a Monti dell’Ortaccio – commenta ironicamente il consigliere regionale Marco Di Stefano -.
Ma il no che tutti, istituzioni locali e cittadini dell’area, hanno detto da mesi rimane anche ad agosto.  Questa decisione assurda e scellerata, se confermata, sarà combattuta duramente.  Alla gente della Valle Galeria si sta prospettando, come conclusione al fatto di aver avuto una discarica in casa per decenni, di accogliere a braccia aperte un’altra discarica:
ma, in tutta sincerità, chi potrebbe mai accettare una cosa del genere?».
E mentre il Pdl, con il consigliere del XV Municipio Marco Palma, annuncia una nota «all’Antitrust per verificare se, sulla vicenda della gestione delle discariche e dei rifiuti, possa essere configurata una posizione dominante», i movimenti criticano proprio i politici: «Sono loro i responsabili di tutto questo – concludono -.  Cerroni è un imprenditore e fa il suo lavoro. 
Le scelte le doveva fare chi deve decidere.  Vedremo cosa farà la parte politica per evitare la discarica nella Valle Galeria.  Non cacceremo i politici che vorranno unirsi alla protesta, ma dopo tutti questi anni sarebbe un controsenso far aprire a loro la nostra manifestazione».

http://differenziati.com/ 

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