Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

sabato 4 agosto 2012

Iran avverte: guerra entro settimane





 Calendar agosto 2, 2012 
“Nel giro di settimane saremo in guerra,” ha detto nel corso della riunione, come rivelano gli esclusivi informatori iraniani e militari Debka.

Erano presenti il Ministro della Difesa, generale Ahmad Vahidi, il consigliere militare di Khamenei, generale Yahya Rahim Safavi, il capo delle Forze Armate, generale di brigata Seyed Hassan Firuzabadi, il comandante dei Guardiani della Rivoluzione, generale Mohammad Ali Jafari, nonché il capo della “Brigata Gerusalemme,” generale a due stelle Qasem Soleimani. Vi erano anche i comandanti dell’aviazione, della Marina e delle forze terrestri.

Ognuno degli intervenuti è stato scelto per riferire in merito alla preparazione della sua divisione o settore riguardo all’intraprendere il proprio incarico di emergenza.

Anche se lo scorso anno è stata ampiamente praticata ritorsione mediante regolari esercitazioni militari, Khamenei ha ordinato il più grande programma di fortificazione nella storia dell’ Iran, per salvare il suo programma nucleare persino dalla più potente delle super armi americane. Sono state raccolte rocce da molto lontano, ammassate sui principali impianti nucleari, ricoperte da molte tonnellate di colate di cemento e infine rivestite di acciaio.

Lo stesso venerdì l’aviazione USA ha presentato i suoi nuovi Penetratori d’Artiglieria di Massa (MOP). Ognuna di queste bombe “bunker buster” (distruggi-bunker) pesa 13,6 tonnellate ed è in grado di perforare 18 metri di cemento armato.

Per quanto riguarda le ritorsioni, il consiglio di guerra ha approvato una serie di rivalse per eventuali attacchi preventivi statunitensi e/o israeliani contro il suo programma nucleare. Dovrebbero iniziare con l’annuncio di un maggiore arricchimento dell’uranio fino al 60 percento – valore vicino al livello per armamenti.

I ben collaudati missili balistici Shahab-3 dovrebbero essere lanciati contro Israele, l’ Arabia Saudita e le installazioni militari americane del Golfo e del Medio Oriente.

Hezbollah nel Libano e Hamas con la Jihad Islamica a Gaza, sono pronti a intervenire contro Israele con attacchi da nord e da sud-ovest. I depositi petroliferi sauditi per l’esportazione sarebbero fatti saltare in aria e mine verrebbero disseminate nello Stretto di Hormuz per ostacolare l’esportazione di un quinto del petrolio mondiale.

Prima del consiglio di guerra, Khamenei ha posto una linea temporale di settimane per l’imminente conflitto – settembre o ottobre.

Fonte:  Debka  01.08.2012
Traduzione di Gabriele Picelli per http://www.times.altervista.org/

Approfondimenti:

VIDEO – La notizia Debka:

VIDEO – Iran missile improvements:

VIDEO – Documentario – Bunkers and Bunker Busting Bombs:

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