Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

domenica 7 luglio 2013

Rifiuti Roma, Sottile: ‘Come ho scelto Monti dell’Ortaccio? Mi fido del privato’

Pubblichiamo le nuove gravissime dichiarazioni del prefetto Sottile, non solo perchè prefigurano la distruzione dell'intera Valle Galeria, ma anche perchè dalle parole di questo figuro traspare nuovamente la volontà di cedere il controllo dell'AMA a Manlio Cerroni, rendendolo signore e padrone dell'intera gestione dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento. Sono piani che andranno combattuti con tutte le forze, godetevi quest'estate, perchè sarà un autunno impegnativo su tutti i fronti.

da http://ilfattoquotidiano.it di Nello Trocchia

Monti dell’Ortaccio è l’unica possibilità per salvare Roma dall’invasione dei rifiuti”. Il prefetto Goffredo Sottile, Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti nella Capitale, ai microfoni de ilfattoquotidiano.it spiega le motivazioni che lo hanno spinto a scegliere questo sito come nuova discarica dopo la chiusura di Malagrotta. Ma sull’idoneità di Monti dell’Ortaccio, Sottile ammette: “Non ho fatto un sopralluogo in zona e non ho neanche controllato le autorizzazioni passate, spetta alla magistratura farlo”. Il Commissario ha scelto il sito di proprietà del Colari, il Consorzio di Manlio Cerroni che aveva presentato, in passato, un progetto alla Regione Lazio. Cerroni è il proprietario della vecchia discarica di Malagrotta, nuovamente prorogata, e di Monti dell’Ortaccio. Cerroni con il suo gruppo è già al centro di un’inchiesta della Procura di Roma che procede per truffa e associazione a delinquere. Sottile ha, quindi, scelto Monti dell’Ortaccio dopo che nel giugno scorso era sicuro che l’unica soluzione fosse invece Pian Dell’Olmo, anch’esso riconducibile a Cerroni. “Dissi che era la soluzione? Il pensiero, nel tempo, cambia”, risponde Sottile a ilfattoquotidiano.it. Ora l’iter prevede la gestione da parte del Colari della nuova discarica senza nessun bando. “La gara europea – precisa Sottile – è prevista per un’opera pubblica. Questa è un’opera privata”. Proprio Sottile, nel giugno scorso, su Pian dell’Olmo, però, precisava: ” Mi sentirei di escludere un affidamento diretto. Comunque io posso dare un indirizzo, poi la responsabilità diretta spetta alla regione”. Mentre sul monopolio di Cerroni, Sottile replica: “Sarò io a stabilire la tariffa in accordo con il privato. Usciremo dal monopolio visto che il Colari – prosegue – lavora alla realizzazione di una società mista con l’Ama”. La prossima settimana, intanto, la Commissione Petizioni del Parlamento europeo sarà in Italia per una visita nel Lazio, anche a Monti dell’Ortaccio, prima di trasferirsi in Campania.


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